Come si chiede la disoccupazione? Tutte le novità sulla Naspi 2022 – La nuova legge di Bilancio ha disposto che decada il requisito delle 30 giornate per tutti i lavoratori che hanno perso il lavoro in maniera involontaria. Si ha il ritorno alla riduzione dell’importo del 3% per ogni mese a decorrere, però, non più dal quarto mese, ma dal primo giorno del sesto mese di fruizione. Per gli over 50 la riduzione slitta al primo giorno dell’ottavo mese. Facciamo chiarezza.
Come si chiede la disoccupazione? Tutte le novità sulla Naspi 2022, cosa c’è da sapere
Possono beneficiare della Naspi i lavoratori dipendenti, gli apprendisti, i soci lavoratori di cooperativa, i dipendenti a tempo determinato delle Pubbliche Amministrazioni e il personale artistico con rapporto di lavoro subordinato. A partire dal 1° gennaio 2022 la prestazione spetta anche agli operai agricoli a tempo indeterminato. Non possono accedere alla prestazione i dipendenti a tempo indeterminato delle pubbliche amministrazioni, gli operai agricoli a tempo determinato; i lavoratori extracomunitari con permesso di soggiorno per lavoro stagionale, per i quali resta confermata la specifica normativa; i lavoratori che hanno maturato i requisiti per il pensionamento di vecchiaia o anticipato; e infine quelli titolari di assegno ordinario di invalidità, qualora non optino per la NASpI.
Qual è il sistema di retribuzione
Come si legge sul sito ufficiale dell’Inps la misura della prestazione è pari al 75% della retribuzione media mensile imponibile ai fini previdenziali degli ultimi quattro anni, se la retribuzione è inferiore a un importo di riferimento stabilito dalla legge e rivalutato annualmente sulla base della variazione dell’indice ISTAT e reso noto ogni anno dall’INPS con circolare pubblicata sul sito (1.250,87 euro per il 2022). La NASpI si riduce del 3% ogni mese a decorrere dal primo giorno del sesto mese di fruizione. La riduzione scatta dall’ottavo mese se il beneficiario ha compiuto 55 anni alla data di presentazione della domanda.
Come si chiede la disoccupazione: mini guida
Se la retribuzione media è superiore al predetto importo di riferimento annuo (1.250,87 euro per il 2022), la misura della prestazione è invece pari al 75% dell’importo di riferimento annuo stabilito dalla legge sommato al 25% della differenza tra la retribuzione media mensile e il suddetto importo stabilito dalla legge. In ogni caso l’importo dell’indennità non può superare un limite massimo individuato con legge e rivalutato annualmente sulla base della variazione dell’indice ISTAT e reso noto ogni anno dall’INPS con circolare pubblicata sul sito (pari per il 2022 a 1.360,77 euro).
L’indennità è commisurata alla retribuzione imponibile ai fini previdenziali degli ultimi quattro anni (comprensiva degli elementi continuativi e non continuativi e delle mensilità aggiuntive), divisa per il totale delle settimane di contribuzione (indipendentemente dalla verifica del minimale) e moltiplicata per il coefficiente numerico 4,33. La domanda deve essere presentata online attraverso il servizio dedicato. Prima di accedere al servizio, si può scaricare e consultare tra gli Allegati il tutorial “NASpI: invio domanda” per avere istruzioni sulla compilazione dei relativi campi. Il suggerimento è di scaricare anche i tutorial: “NASpI: consultazione domande” e “NASpI: comunicazione”. Chi volesse avere maggiori informazioni non deve fare altro che cliccare qui, sul sito ufficiale dell’Inps, alla pagina “NASpI: indennità mensile di disoccupazione”.