La riforma dei Concorsi Pubblici 2021 è legge. Fortemente voluta dal ministro per la Pubblica Amministrazione Renato Brunetta, le nuove modalità prevedono un grande cambiamento. “Addio carta e penna, la PA entra finalmente nella modernità”, ha affermato il ministro. Saranno diverse le modalità di selezione per i concorsi già banditi, quelli da bandire durante lo stato di emergenza e quelli a regime.
Concorsi Pubblici 2021: posti disponibili
I concorsi pubblici 2021 ripartono in sicurezza. Già dal mese scorso sono usciti alcuni bandi. Il Cts ha approvato un nuovo protocollo con le modalità di selezione durante questo periodo di emergenza. In tutto i posti disponibili nella pubblica amministrazione saranno 12mila. La modalità di selezioni sono state semplificate. Il Dipartimento della Funzione pubblica assumerà di 6.303 unità tra cui: 1.514 per funzionari e ispettori del ministero del Lavoro; 2.133 per funzionari amministrativi del ministero della Giustizia. Ci saranno inoltre 1.284 posti per: 550 funzionari e impiegati del ministero dell’Economia; 250 funzionari del ministero della Cultura.
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Concorsi a regime post Covid, già banditi e da bandire: come funzionano
Il concorso a regime post emergenza prevede una prova scritta e una orale. Per la selezione dei profili ad alta specializzazione tecnica, è prevista una fase dove verranno valutare tutti i titoli e le abilità del candidato. Le prove prevedono l’uso di strumenti informatici e digitali nel rispetto della normativa sulla tutela dei dati personali, sulla tracciabilità e sulla sicurezza. La commissione ha il compito di definire e pubblicare i criteri di valutazione.
Per i concorsi futuri da bandire il candidato dovrà sostenere una prova scritta ed un’eventuale prova orale. La commissione valuterà tutti i titoli posseduti dal richiedente. Anche qui è garantita la sicurezza e la tutela dei dati personali, durante l’uso di strumenti digitali. Per i concorsi già banditi, per cui non è stata sostenuta alcuna prova, restano le modalità in vigore definite per lo stato di emergenza, compreso l’uso di strumenti digitali.
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Concorsi pubblici 2021: modalità eventuali e linee guida
Tutti i concorsi prevedono delle modalità di selezioni eventuali, che dipendono dal tipo di valutazioni necessario. È possibile che diventi necessario ricorrere ad una prova orale che verrà effettuata in videoconferenza. Il comitato potrebbe dover eseguire le prove in una sede decentrata. La commissione provvederà a valutare tutti i titoli necessari alla selezione di profili ad alta specializzazione tecnica. I titoli e l’eventuale esperienza professionale possono concorrere al punteggio finale in misura non superiore ad un terzo (con riapertura del bando e pubblicità);
Il Cts ha dettato alcune regole e le ha formalizzate in un protocollo. Una di queste limita la durata della prova scritta, che deve essere di un’ora al massimo. Il personale e i candidati dovranno sottoporsi al tampone nelle 48 ore antecedenti la prova. Questa regola vale anche per coloro che hanno ricevuto il vaccino. Durante la prova l’organizzazione fornirà a tutti i partecipanti la mascherina ffp2. Bisognerà inoltre provvedere a garantire il ricambio di aria, il distanziamento tra i candidati e dei percorsi differenziati per gli ingressi e le uscite. La protezione civile sarà presente durante le prove per assicurarsi il rispetto delle norme e per aiutare a gestire l’evento.>>Tutte le notizie