Conte lockdown nell’aria – Mercoledì 28 ottobre 2020. «Se rispetteremo le misure abbiamo buone possibilità di affrontare dicembre con una certa serenità. In caso contrario ci troveremo di fronte alla necessità di un lockdown», così il premier Giuseppe Conte nel corso dell’ultima conferenza stampa. A proposito del tanto discusso dpcm, il presidente del consiglio ha detto: «Le nostre scelte possono essere sindacate, ma non abbiamo agito in modo indiscriminato. Non abbiamo chiuso attività che ritenevamo meno importanti. Non ci sono attività di serie A e di serie B», riferendosi in particolar modo ai teatri e cinema.
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Conte lockdown nell’aria: «Rispettare le misure, altrimenti dovremo chiudere tutto»
«Stiamo lavorando per scongiurare un lockdown generalizzato, per farlo dobbiamo operare adesso, come abbiamo fatto, con delle scelte dolorose, senza indugio. Non c’è una misura in questo momento che ci permette di rimettere sotto controllo la curva che non abbia un impatto. Abbiamo cercato di costruire in modo chirurgico una serie di misure, cercando di ridurle al massimo con tutta una serie di raccomandazioni e consapevoli dell’impatto negativo che ci sarebbe stato», ha affermato Conte che, parlando delle recenti manifestazioni svoltesi a Napoli, Milano e Torino, ha aggiunto fermo: «Non possiamo certo condividerle. Tutti gli italiani perbene non possono condividerle. Chi soffre non ha interesse a farsi strumentalizzare da chi con metodo sta soffiando sul malcontento e aizzando le persone. Non è questa l’Italia che vogliamo. La violenza genera violenza e non porta nulla di buono».
La stoccata del presidente del Consiglio a Italia Viva: «Certo i distinguo fatti il giorno dopo mi sorprendono»
Prima di presentare il decreto Ristori Conte non ha risparmiato una stoccata ad Italia Viva (partito della maggioranza) che ha criticato alcune misure contenute nell’ultimo dpcm: «Non ci sono state proposte alternative a quelle contenute nel decreto ministeriale». E ancora: «Certo i distinguo fatti il giorno dopo mi sorprendono», ha osservato il premier con piglio polemico. Sul decreto Ristori, il presidente del Consiglio ha affermato: «Vale oltre 5 miliardi. Soldi che saranno utilizzati per dare risorse immediate a beneficio di categorie e lavoratori direttamente interessati: ristoranti, bar ristoranti, cinema, palestre e piscine, per citarne alcuni». Infine la precisazione: «I contributi a fondo perduto arriveranno direttamente sul conto corrente delle categorie interessate con bonifico dell’Agenzia delle Entrate. Confidiamo che a metà novembre chi ha già aderito li otterrà, gli altri subito dopo», ha concluso Conte. Leggi anche l’articolo —> Nuovo Dpcm oggi, è ufficiale: fino al 24 novembre bar e ristoranti chiusi alle 18