Ieri sera a Milano si è verificato un piccolo esodo. Centinaia di cittadini milanesi sono corsi in stazione Centrale o alla Stazione Garibaldi per prendere gli ultimi treni disponibili. Il caos è stato generato dalla diffusione della bozza di decreto di contenimento coronavirus, non ancora approvato che vede Milano come “zona rossa”. Per paura di restare “intrappolati” nella città, lontani dalla famiglia, in molti hanno preso d’assalto gli ultimi regionali ed intercity notte disponibili diretti a Torino o al Sud. La preoccupazione maggiore è quella di aumentare il raggio di diffusione invece di contenerla. Questa mattina è arrivato l’annuncio preoccupato del Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano.
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L’annuncio preoccupato del Presidente della Regione Puglia
Questa mattina il Presidente della Regione Puglia pubblica il suo annuncio preoccupato. Nel video dice: «Vi parlo come se foste i miei figli, i miei fratelli, i miei nipoti: fermatevi e tornate indietro». Molti dei treni partiti ieri sera da Milano, sono diretti al Sud, molti in Puglia e a Napoli. Il decreto sull’emergenza Coronavirus ha fatto chiudere la Lombardia ed altre quattordici province nel Nord e Centro Italia. Dopo la grande fuga, il governatore è intervenuto per chiedere senso di responsabilità. Sulla sua pagina facebook si legge: «Scendete alla prima stazione ferroviaria, non prendete gli aerei per Bari e per Brindisi, tornate indietro con le auto, lasciate l’autobus alla prossima fermata. Non portate nella vostra Puglia l’epidemia lombarda, veneta ed emiliana scappando per prevenire l’entrata in vigore del decreto legge del Governo. State portando nei polmoni dei vostri fratelli e sorelle, dei vostri nonni, zii, cugini, genitori il virus che ha piegato il sistema sanitario del nord Italia»
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Al Sud, le regioni sono spaventate
Simile a quello di Michele Emiliano è l’appello di Jole Santelli, presidente della Calabria: «Cari calabresi, è una follia. La diffusione della bozza di decreto sta portando a un vero esodo verso il Sud, in particolare verso la Calabria. Siamo preoccupati e a lavoro senza sosta per preservare la nostra terra da chi non ha ben compreso la gravità del rientro senza controllo. Ritornare dal Nord in modo incontrollato mette in pericolo la nostra terra e gli affetti di tutti. Non fatelo. Fermatevi».