Tutte insieme per combattere il coronavirus, “senza frontiere, diverse e uguali”: così operano fianco a fianco le quattro donne impegnate nella battaglia al COVID-19 all’ospedale di Cremona. Ognuna proveniente da un Paese diverso e tutte unite in un unico obiettivo: salvare vite in una delle zone più colpite dalla pandemia che sta decimando l’Italia (e non solo). Da cinque settimane combinano le loro forze in sinergia nel Pronto Soccorso dell’Ospedale di Cremona, dove si battono per aiutare i pazienti affetti da coronavirus.
Coronavirus Cremona: quattro donne, da Paesi diversi, insieme nella lotta al virus
Bea, Iolanda, Chiara e Ornela si nascondono sotto le tutone bianche e le mascherine nelle quali si sono fatte fotografare insieme. Ognuna con il cartello che ne indica la provenienza. Bea, infermiera colombiana, Iolanda Oss proveniente dall’Africa, Chiara Oss italiana e Ornela infermiera dalla vicina Albania: sono loro le quattro donne che hanno deciso di mandare un messaggio dall’ospedale di Cremona. “Eccole schierate, – si legge nel post condiviso da Asst Cremona su Facebook – senza frontiere, diverse e uguali. Insieme sono una vera squadra, tenace e instancabile, che infonde fiducia; siamo in buone mani, vien da subito da pensare anche perché una cosa l’abbiamo capita: ‘Nessuno si salva da solo’”. Questo il loro credo, adottato ormai in ogni parte della terra.
Solidarietà da ogni parte del mondo
Tante, d’altra parte, le dimostrazioni di solidarietà nei confronti del nostro Paese: da ogni punto del mondo, nei giorni scorsi, sono stati inviati aiuti – concretizzati in medici e dispositivi – per combattere il coronavirus. Dall’Albania alla Polonia, dalla Colombia alla Cina, fino alla Russia. E, senza spostarsi troppo, nella vicina Crema un team di 52 medici e infermieri provenienti da Cuba lavorano ininterrottamente nella struttura da campo realizzata dall’Esercito Italiano in supporto alla provincia. Si contano qui 32 posti letto, tutti con erogatori di ossigeno, 3 posti per terapia intensiva ed una sala radiografica specializzata.
Leggi anche —> Coronavirus, ripartenza dopo Pasqua? Si fa strada l’ipotesi “4 maggio”