A giorni dovrebbe essere presentato il Decreto di aprile, contenente tutte le novità fiscali previste in risposta all’emergenza coronavirus. Si parla di nuovi bonus e aumento di quelli già stanziati per marzo, ma anche di sospensione delle tasse ecologiche e proroga delle scadenze per le altre imposte. Non c’è ancora nulla di definitivo: l’approvazione tramite voto alla Camera è prevista per il 24 aprile.
Coronavirus Decreto aprile, le novità fiscali
Tra le novità c’è da segnalare la proposta di nuovi bonus destinati ai lavoratori domestici, una categoria che era rimasta esclusa dalle misure contenute all’interno del decreto Cura Italia. Per loro, si sta valutando l’opzione di ricevere un’indennità di 600 euro in caso di lavoro full time e di 400 euro in caso di part time. Il bonus verrebbe erogato tramite una sorta di cassa integrazione in deroga semplificata, e potrebbero usufruirne solo i lavoratori domestici con regolare contratto di lavoro. Per quanto riguarda invece i titolari di partita IVA si sta valutando il potenziamento del bonus a loro dedicato, facendo così arrivare l’importo a 800 euro.
Come già annunciato, al vaglio c’è anche la proposta di un bonus per i lavoratori in nero. Secondo quanto si apprende, sarà di importo ridotto rispetto al reddito d’emergenza, un’altra misura presa in considerazione per tutelare i lavoratori che non rientravano nei requisiti richiesti per il primo bonus d’indennità, e che hanno subito la riduzione del fatturato a causa della diffusione del coronavirus. Tra le novità, potrebbe esserci anche un assegno universale straordinario destinato alle famiglie. Si parla di 160 euro per ciascun figlio per i nuclei familiari con ISEE fino a 7.000 euro. 120 euro invece per ogni figlio per famiglie con ISEE tra i 7.000 e i 40.000 euro e 80 euro per ogni figlio per nuclei con ISEE oltre i 40.000 euro.
Un’altra deroga è quella sul bonus prima casa: il MEF infatti ha bloccato i requisiti temporali. Quindi avere o stabilire entro 18 mesi la residenza nel Comune in cui si desidera acquistare l’immobile usufruendo delle agevolazioni fiscali; non essere titolare di abitazioni in tutto il territorio nazionale acquistati con agevolazioni o venderle entro 1 anno in caso di possesso.
Infine, il nuovo Decreto di aprile in risposta all’emergenza coronavirus dovrebbe prevedere la proroga e l’allungamento della Cassa integrazione in deroga e l’estensione del bonus affitti ad alberghi, studi professionali e aziende.
Coronavirus Decreto aprile, stop alle tasse
Tra le novità fiscali dovrebbe esserci anche la proroga di alcuni appuntamenti con il Fisco. Per esempio, si sta valutando di spostare la data di scadenza del pagamento dell’IMU 2020 al 16 agosto, allungando quindi il termine di due mesi. Un altro stop che probabilmente farà parte del Decreto di aprile è quello che riguarda le nuove tasse ecologiche introdotte dalla Legge di Bilancio: la sugar tax e la plastic tax. Queste infatti potrebbero essere rinviate direttamente al 2021. Tra le proposte, inoltre, c’è anche quella di abbassare i costi dei dispositivi di protezione individuale, le mascherine, andando a ridurre l’Iva al 4%.
In arrivo il bonus per gli affitti
Tra le misure in discussione c’è anche l’arricchimento dei bonus affitti per i prossimi mesi. Si sta valutando infatti l’opzione di estendere il credito d’imposta pari al 60% del canone di locazione del mese di marzo anche agli immobili a uso non abitativo. Si parla quindi non solo di negozi e botteghe, ma anche alberghi, capannoni e studi professionali. Inoltre, si fa strada anche l’ipotesi di allargare la sospensione dei canoni di locazione commerciali, quindi bar, ristoranti e pizzerie.
Con il decreto Liquidità firmato lo scorso 8 aprile, si prevedeva la proroga delle scadenze fiscali di aprile e maggio fino al 30 giugno. In questo modo sono slittate tutte le scadenze previste in quei mesi, compreso il pagamento dell’Iva trimestrale. Il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, inoltre, si è mostrato a favore della sospensione delle sanzioni per chi ha effettuato i pagamenti o gli adempimenti in ritardo per “cause di forza maggiore”. >>Tutte le news di UrbanPost