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Coronavirus: i controlli sugli spostamenti avverranno tramite droni dell’aviazione civile

23/03/2020 18:54 - Aggiornamento 24/03/2020 09:49

E’ ufficiale: L’Enac, l’Ente nazionale per l’aviazione civile, ha autorizzato l’uso dei droni per monitorare gli spostamenti dei cittadini sul territorio comunale. A renderlo noto è un comunicato inviato ieri ai ministri dell’Interno, dei Trasporti e delle Giustizia, allo Stato Maggiore dell’Aeronautica, all’enac, all’Associazione nazionale dei comuni italiani e ai Comandi delle Polizie locali. La difficoltà nell’intercettare ogni movimento, infatti, era già stata segnalata. Per questo l’utilizzo dei droni potrà facilitare il controllo di tutti i cittadini, garantendo le misure di contenimento contro la diffusione del coronavirus.

Coronavirus, via all’utilizzo dei droni per monitorare gli spostamenti

L’Enac stabilisce quindi che i droni possono essere usati in tutti i casi in cui il pilota è in grado di mantenere il contatto visivo con il mezzo. In deroga all’articolo 10, quindi, “anche su aree urbane dove c’è scarsa popolazione esposta al rischio d’impatto. Non sarà altresì necessario il rilascio di autorizzazione da parte di questo Ente e non sarà richiesto la rispondenza delle operazioni agli scenari standard pubblicati”. La decisione è stata presa dopo aver considerato le “esigenze manifestate da numerosi Comandi di Polizie locali“. L’autorizzazione sarà valida fino al 3 aprile 2020.

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Coronavirus, droni a disposizione della polizia per controllare i cittadini

Inoltre, “si autorizzano tutti gli Enti di Stato di cui all’articolo 744 del Codice della Navigazione e delle Polizie locali dei Comuni italiani, a operare con propri Apr se impiegati nell’ambito delle condizioni emergenziali dovute all’epidemia Covid-19.” Il testo si riferisce alle “aree prospicienti di tutti gli aeroporti civili e quelle identificate come ‘aree rosse’. Il mezzo, infine, potrà volare “a una quota massima di 15 metri”. Le prime città a utilizzare la nuova tecnologia per monitorare gli spostamenti non necessari dei cittadini sono state Roma e Bari. Dopo di loro, anche altri comuni hanno avviato controlli di questo tipo. Nello specifico, hanno seguito le due città Siena (Toscana) e San Severino (Marche), mentre a Monreale (Palermo) il sindaco ha avviato uno studio di fattibilità per i controlli tramite i droni.

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