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Coronavirus Italia, il grafico di previsione contagi nel decreto: siamo nella fase calante

26/03/2020 10:52 - Aggiornamento 26/03/2020 11:13

Giovedì 26 marzo – Coronavirus Italia News. Nel complesso sono 74.386 i casi di Covid-19 nel nostro paese. 5.210 in più rispetto a martedì, con una leggera flessione del numero dei malati. I decessi in più sono 683, cifra anche questa in discesa, (il 24 marzo erano erano stati 743). Dati che sono stati accolti positivamente, ma che non devono farci abbassare la guardia. «C’è una decrescita di nuovi casi di coronavirus. I numeri sono buoni. I modelli e le azioni precoci prese dal Governo, con un certo coraggio, sono state di fondamentale importanza», queste le parole del direttore generale dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), Nicola Magrini, che si è detto ottimista. Lo stesso ha voluto ribadire però che non è tempo ancora di tornare alla normalità: «Bisogna stare a casa, altre 2-3 settimane, così come siamo oggi». 

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Coronavirus Italia, il grafico di previsione contagi nel decreto: siamo nella fase calante

Il bollettino del 24 marzo però pone al centro una domanda: quando finirà? Nell’ultimo decreto del governo, è presente un grafico, riportato da ‘Meteo.It’, che mostra la situazione che gli esperti si aspettano nei prossimi giorni. Raffigurata è, infatti, la curva dei contagi. Lo ricordiamo, si tratta di una previsione. All’inizio si pensava che il picco potesse essere toccato qualche giorno fa, dopo il 18 Marzo, gli ultimi dati però avevano spostato in avanti l’apice dell’epidemia di Covid-19. Con i numeri di oggi appare chiaro invece che il picco sia stato raggiunto il 21: dunque l’Italia sarebbe nella fase calante. Questo significa che, con le dovute cautele, il paese ne uscirà a metà aprile.

Il direttore vicario dell’Oms: «In alcune regioni siamo vicini al punto di caduta della curve stessa»

L’Italia, che dopo la Cina, focolaio del Covid-19, è stato il paese più colpito col maggior numero di vittime, è quindi alle prese con la fase meno aggressiva dell’epidemia. Ranieri Guerra, direttore vicario dell’Oms ha dichiarato: «Il rallentamento delle velocità di crescita è un fattore estremamente positivo, in alcune regioni credo che siamo vicini al punto di caduta della curva stessa».

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