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Coronavirus Italia, Lannutti contro gli aiuti dell’Ue: “Diktat dei nipotini di Hitler”

14/04/2020 18:20

Il senatore del Movimento 5 Stelle Elio Lannutti ha richiamato ancora una volta l’attenzione a sé con un’affermazione a dir poco indecente. Lannutti, purtroppo, non è la prima volta che inciampa in parole del tutto fuori luogo. E oggi, tra le news sul tema coronavirus e la battaglia tra l’Italia e l’Ue, troviamo anche lui. Su Facebook infatti ha pubblicato un post offensivo nei confronti della Germania e dei tedeschi, definiti da lui in un primo momento “i nipotini di Hitler”. Dopo essere stato travolto dalle critiche, la didascalia è stata modificata.

https://www.facebook.com/eliolannuttisenato/posts/592245901373692

Coronavirus Italia, la gaffe di Elio Lannutti sugli aiuti dall’Unione europea

Il post, pubblicato per commentare un articolo di Famiglia Cristiana, nasceva così: “Pochi maledetti e subito, l’offerta della Merkel all’Italia in ginocchio. L’offerta della Merkel, sant’Angela Patrona d’Europa? Su la testa: abbiamo subìto fin troppo i diktat dei nipotini di Hitler e degli stati canaglia suoi complici!” Le critiche hanno immediatamente travolto il Senatore pentastellato, che quindi si è sentito costretto a ritrattare le sue parole e  ha modificato il testo sostituendo “diktat dei nipotini di Hitler” con “diktat della Germania”. Lo sconcerto ha colpito tutti, compresi i membri del Movimento che hanno preso le distanze condannando in maniera netta l’uscita offensiva del loro senatore.

Matteo Renzi, il leader di Italia Viva, è stato tra i primi a criticare le parole di Lannutti. Su Facebook ha sottolineato la sua solidarietà alla cancelliera Angela Merkel e al popolo tedesco: “Dopo aver offeso gli ebrei e tutta la comunità civile con la riproposizione dei peggiori insulti antisemiti, uno squallido senatore del Movimento 5 stelle insulta oggi la Merkel e attacca gli amici tedeschi definendoli ‘nipotini di Hitler’. La mia solidarietà alla Cancelliera, al popolo tedesco. Quel Senatore non conosce la parola vergogna. Mi vergogno io per lui. E mi vergogno per il Movimento Cinque Stelle che non ha ancora espulso gente così”.

https://www.facebook.com/matteorenziufficiale/posts/10157629497184915

Coronavirus Italia, Fassino: “insulti vergognosi”

Dario Stefano, vicecapogruppo Pd al Senato, a sua volta ha commentato: “Non è la prima volta che il senatore Lannutti si distingue per dire cose false e completamente fuori luogo dal punto di vista storico e politico. Spero che il M5S si dissoci da queste assurdità e che il senatore in questione venga diffidato per le gravi affermazioni sulla Germania”. Il deputato e responsabile Esteri della segreteria Pd Emanuele Fiano, invece, ha detto: “Visto che non leggiamo ancora di prese di distanze nette nei confronti delle parole pronunciate da un parlamentare di maggioranza, sono io a scusarmi con il popolo tedesco”.

Anche Piero Fassino, vicepresidente dem della commissione Esteri della Camera, si è allineato con gli altri: “Dopo le deliranti espressioni antisemite dei mesi scorsi, oggi il sen. Lannutti rivolge alla Germania e alla cancelliera Merkel insulti vergognosi che tutti hanno il dovere di condannare in modo netto e senza equivoche giustificazioni”. La deputata di Forza Italia Elvira Savino, infine, ha commentato: “Pochi giorni fa il ministro degli esteri Di Maio ha chiesto che il governo tedesco prendesse le distanze da un articolo del quotidiano tedesco Die Welt, come se quest’ultimo fosse l’organo ufficiale del governo della cancelliera Merkel. Adottando lo stesso metro di misura, Di Maio dovrebbe scusarsi e prendere le distanze due volte dalle parole inqualificabili del senatore Lannutti, sia in qualità di ministro degli esteri sia come ex capo politico del M5s”.

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Le distanze del Movimento 5 Stelle

Alla fine è arrivata anche la presa di distanza ufficiale da parte del Movimento 5 Stelle: “Il Movimento 5 stelle prende nettamente le distanze dalle affermazioni offensive del senatore Elio Lannutti nei confronti del popolo tedesco. La Germania è e resta un Paese amico che con noi fa parte della grande famiglia europea. Eventuali divergenze o punti di vista diversi sono normali, nell’ambito della democratica dialettica politica europea, e non giustificano in alcun modo parole di una tale gravità”, si legge in una nota.

Il senatore pentastellato Lannutti, purtroppo, non è nuovo a certi riflettori. In passato infatti era già stato al centro delle polemiche per via di un tweet contro i “Protocolli dei sette savi“. Lannutti, infatti, aveva fatto suo il documento falso creato nei primi anni dello scorso secolo dalla polizia segreta dello Zar per alimentare l’odio contro gli ebrei, attribuendo loro un complotto per sottomettere il mondo con la massoneria. Il Tweet, cancellato nel giro di poco, gli è costato un’indagine da parte della Procura di Roma per il reato di diffamazione aggravata dall’odio razziale. Non solo, il senatore è stato anche protagonista di un caso di conflitto d’interesse. A dicembre dello scorso anno, infatti, è emerso che suo figlio Alessio lavorava nell’Ufficio Enti della sede romana della Banca Popolare di Bari, istituto in crisi al centro di un salvataggio da parte dello Stato. >>Tutte le notizie di UrbanPost