Coronavirus Lombardia, Fontana e il pasticcio delle “mascherine gratis per tutti”. Il governatore dopo aver disposto con un’ordinanza l’obbligo delle mascherine, aveva annunciato ai cittadini la distribuzione gratuita di queste ultime. Tuttavia senza un accordo o un coordinamento con i farmacisti. Risultato? Lunghe code e assembramenti, caos e attesa. Tutti in fila alla ricerca di qualcosa che non c’è. La protezione obbligatoria, infatti, arriverà sotto Pasqua. Un «misunderstanding» comunicativo, un malinteso che pare preso dalla commedia dell’arte, che ha fatto montare su tutte le furie esponenti di altri partiti, che hanno tacciato Fontana di protagonismo e imprudenza.
Coronavirus Lombardia, Fontana e il ‘pasticcio’ delle mascherine gratuite (che non ci sono)
“Ogniqualvolta ci si rechi fuori dall’abitazione, vanno adottate tutte le misure precauzionali consentite e adeguate a proteggere se stesso e gli altri dal contagio, utilizzando la mascherina o, in subordine, qualunque altro indumento a copertura di naso e bocca. Contestualmente a una puntuale disinfezione delle mani. In ogni attività sociale esterna deve comunque essere mantenuta la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro”, così si legge nell’ordinanza della Regione Lombardia. Il sindaco di Milano Giuseppe Sala si è mostrato perplesso: «Da oggi per uscire in strada dobbiamo indossare una mascherina o, al limite, un foulard o una sciarpa. Lasciatemi dire che è un po’ disorientante ricevere questa disposizione dalla Regione Lombardia e sentire Borrelli, il capo della Protezione civile, persona che stimo, dire ‘io non la metterò e terrò le distanze’».
Il governatore: «Non siamo così matti da prevedere un’ordinanza che non sia realizzabile…»
Il governatore Fontana però aveva subito rassicurato i cittadini: «Non siamo così matti da prevedere un’ordinanza che non sia realizzabile. Lo sappiamo benissimo che le mascherine sono poche e che sono di difficile reperimento. Nell’ordinanza abbiamo detto che ogni volta che ci si reca fuori dall’abitazione si devono adottare tutte le misure precauzionali consentite e adeguate a proteggere se stessi e gli altri dal contagio, anche utilizzando la mascherina. O, in subordine, utilizzando qualunque altro indumento per coprire il naso e la bocca», aveva specificato. Poi l’annuncio sui social della distribuzione gratis di mascherine nelle farmacie, senza un coordinamento con le stesse adeguato.
Pietro Foroni: «L’annuncio della distribuzione delle mascherine gratis ha creato un po’ di agitazione»
«Sì, forse qualche canale comunicativo non ha funzionato», ha spiegato l’assessore lombardo alla Protezione Civile, Pietro Foroni, che ha aggiunto: «L’annuncio della distribuzione delle mascherine gratis ha creato un po’ di agitazione, è vero, e magari l’attenzione a qualche particolare, da parte dell’Amministrazione, è venuta meno». Giustificando così le code inutili davanti alle farmacie. Effettivamente, come scrive ‘Next’ , i 3 milioni e 330mila mascherine in tessuto, tipo chirurgico, in distribuzione su un territorio, che conta dieci milioni di abitanti, non sono abbastanza. È una ‘coperta’ che lascia al ‘freddo’ molti, ma soprattutto crea scompiglio. Proprio Foroni aveva ‘corretto’ l’annuncio di Fontana: «Entro la fine di questa settimana 300-350 mila mascherine saranno in farmacia. Non saranno distribuite a tutti ma a chi non ce l’ha o chi ne ha una usurata, a chi ha patologie». Forse un po’ troppo tardi, quando la ‘frittata’ era bella che fatta.
Coronavirus Lombardia, Fontana sott’attacco: «Perché generare il caos?»
Immediata la reazione nel mondo politico: «Dopo aver prescritto l’obbligo di coprire bocca e naso, all’occorrenza anche con foulard e sciarpe, il presidente Fontana ha annunciato ieri – come riportano stamattina tutti i giornali – che da oggi i cittadini avrebbero trovato le mascherine nelle farmacie. Cosa non vera. Proprio l’Ordine dei Farmacisti e Federfarma ieri sera hanno diramato un comunicato affermando che per averle bisognerà aspettare la fine della settimana», ha scritto in una nota la segretaria metropolitana del PD Milano Silvia Roggiani. «Perché generare il caos, e quindi causare assembramenti inutili da parte dei cittadini che adesso faranno la corsa per accaparrarsi le mascherine? Molto grave da parte di Regione Lombardia diffondere informazioni poco chiare e non verificate. Serve più lavoro di squadra e non la rincorsa al protagonismo che genera solo danni. I cittadini sono confusi, mentre in un momento come questo c’è bisogno più che mai di chiarezza e responsabilità», queste le parole della Roggiani, riferite anche da ‘Next’.