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Coronavirus, Prociv invia ai medici mascherine sbagliate: «Cose che fanno cadere le braccia»

01/04/2020 16:22

Le mascherine ricevute martedì, 31 marzo 2020, da parte della Protezione Civile, circa 600mila pezzi, non sono autorizzate per uso sanitario. A lanciare l’allarme la Federazione degli ordini dei medici. Dopo le mascherine non idonee inviate agli ospedali che provocarono più di un’irritazione, secondo incidente di percorso dall’inizio dell’emergenza Coronavirus per la Prociv, che incappa in un altro clamoroso errore.

Coronavirus, Prociv invia ai medici mascherine sbagliate: «Cose che fanno cadere le braccia»

Il presidente della Federazione degli ordini dei medici, Filippo Anelli, ha inviato una circolare in cui invita non solo a non usare le mascherine, ma pure a sospenderne la distribuzione. “Il commissario straordinario per l’emergenza epidemiologica Covid-19 Domenico Arcuri mi ha appena informato che le mascherine contenute in involucri che riportavano la dizione maschere Ffp2 equivalenti, inviati dalla Protezione civile, in data odierna, agli ordini dei medici chirurghi e odontoiatri dei capoluoghi di Regione, non sono dispositivi autorizzati per l’uso sanitario dalla Protezione Civile”, questo si legge nella mail, in possesso dell’Adnkronos, che porta la firma del presidente della Federazione nazionale Ordini medici chirurghi e odontoiatri (Fnomceo) Filippo Anelli. «Vi chiedo, quindi, di sospendere immediatamente la distribuzione e l’utilizzo di quanto ricevuto, informando nel contempo eventuali medici o strutture che ne fossero già in possesso», conclude lo stesso.

Prociv Mascherine

«Dispositivi non autorizzati per uso sanitario»

All’Adnkronos sempre Filippo Anelli ha precisato: «Ora siamo in attesa delle mascherine giuste. Ci hanno assicurato che nel giro di qualche giorno provvederanno». Perplesso il presidente ha aggiunto: «Non credo che ci sia qualcuno convinto che la protezione dei medici non è una priorità. Ma cose così fanno cadere le braccia». Altro che pesce da aprile, davvero un brutto colpo. Le mascherine in questione, circa 600mila pezzi, erano state inviate dalla Protezione Civile agli Ordini dei medici provinciali nel corso delle giornata di ieri. Dispositivi però, secondo quanto si apprende dal testo della mail del presidente della Federazione nazionale Ordini medici chirurghi e odontoiatri (Fnomceo) non autorizzati per uso sanitario.

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