Coronavirus riapertura. Tiene banco il dibattito sulla App “Immuni”, lo strumento tecnologico che grazie al “controllo” del nostro stato di salute permetterebbe di tenere sotto controllo possibili nuovi focolai dell’epidemia. Sulla questione è intervenuto oggi il commissario nazionale all’emergenza Domenico Arcuri. Il commissario sostiene che sia pericoloso e quindi da evitare un allentamento delle restrizioni prima che la App sia pronta ed utilizzabile. Dello stesso parere anche il presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro.
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App “Immuni” e contact tracing, come funziona
“Il contact tracing è una modalità per garantire la possibilità che vengano conosciuti e in qualche misura tracciati i contatti che le persone hanno e che sono importanti qualora purtroppo qualche nostro concittadino diventa contagiato. Siamo tutti consapevoli che sia uno strumento importante, non basta convincerci che serva, bisogna anche che rispetti due fattispecie fondamentali, la sicurezza e la privacy. Il contact tracing è uno strumento utile ma bisogna trovare un soddisfacente equilibrio tra i due principi”. E assicura sull’uso volontario: “Ho letto che noi avremo in testa di rendere obbligatoria la App per i cittadini, questa è davvero una farsa. La App sarà e resterà volontaria”. Altra precisazione è stata quella relativa al braccialetto: “Un braccialetto alternativo all’App? Non l’avevo sentito, ma posso smentirlo”.
Coronavirus riapertura, la prudenza di Arcuri
Arcuri ha parlato per la prima volta di numeri che sono diventati “confortanti”. Per la prima volta ieri, “il numero di ventilatori è più alto di quello dei ricoverati nelle terapie intensive”, ha sottolineato il commissario straordinario in conferenza stampa. Ma Arcuri insiste sulla cautela: “Non dobbiamo abbandonare cautela e prudenza, il virus è tra noi ma abbiamo imparato a contenerlo e i cittadini hanno imparato ad attrezzarsi a costo di molte vittime e a fronte della privazione di molte libertà. Il virus è meno forte e più conosciuto, ma non è stato sconfitto o allontanato”. Ha quindi ribadito la sua contrarietà a “prendere decisioni frettolose” in merito alle riaperture. >> Tutte le notizie sul Coronavirus