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Coronavirus riapertura mobilifici cantieri moda automotive dal 27 aprile, Palazzo Chigi: «Prudenza»

18/04/2020 08:54

Ecco aggiungersi una nuova data al calendario di riaperture dopo il lockdown da coronavirus: pare, infatti, che si stia valutando la riapertura di quattro comparti produttivi a partire dal 27 aprile. Con qualche giorno d’anticipo rispetto alla scadenza del 4 maggio, dovrebbero dunque ripartire aziende della moda, mobilifici, automotive e cantieri edili. La ripartenza di questi settori sarebbe allo studio vista anche la classificazione dell’Inail come attività a basso rischio. La valutazione sarebbe ancora in corso e nel weekend potrebbe esserci un nuovo confronto con le parti sociali.

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Coronavirus riapertura mobilifici cantieri dal 27 aprile: seguono bar e ristoranti

Potrebbero seguire il 4 maggio – seppur con una serie di limitazioni e divieti – anche bar, ristoranti e parchi. La riapertura di questi ultimi sarà comunque soggetta all’andamento dei dati epidemiologici che saranno registrati nelle prossime settimane. Qualora ci fossero le basi per dare un segnale di apertura nel settore della ristorazione, la ripartenza avverrà ripristinando alcune delle regole messe in atto prima del lockdown e aggiungendone di nuove. Distanziamento dei tavoli, mantenimento del distanziamento sociale anche al bancone, protezioni individuali per i dipendenti, in particolare per i camerieri, e utilizzo di spazi all’aperto solo alcune. Per quanto riguarda i parchi, invece, verrebbe consentito di accedere alle aree verdi così come di svolgere attività motoria anche lontano da casa. Varrebbero, comunque, il mantenimento del distanziamento sociale, l’uso delle mascherine, il divieto di assembramento e tutte le indicazioni di ‘prudenza’.

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Prudenza da Palazzo Chigi

Sulle date della riapertura che si rincorrono da giorni Palazzo Chigi mette comunque un freno: fonti interne tendono a precisare che le misure sull’allentamento del lockdown saranno comunicate dopo la conclusione dei lavori della task force sulla fase due. Le ipotesi che circolano sulle date sono spesso prive di fondamento o in qualche caso ancora allo studio, dunque da non considerarsi definitive. Anticipazioni, indiscrezioni e fughe di notizie potrebbero solo alimentare caos e confusione in un momento così delicato, mentre ciò è indispensabile è la collaborazione responsabile di tutti. >> Coronavirus Decreto aprile, tutte le novità fiscali che sta esaminando il governo

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