Venerdì 17 aprile 2020 – Coronavirus riapertura scuole. Su ‘Il Corriere della sera’ l’intervista al Ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina, che ha fatto sapere che le scuole non riapriranno a maggio: ancora troppo elevato il numero dei decessi. La 37enne ha annunciato pure che è pronta per la ripartenza in autunno una commissione, che sarà guidata da Patrizio Bianchi, ex assessore dell’Emilia Romagna. L’Azzolina ha voluto precisare che l’anno prossimo non ci saranno doppi turni, perché questo vorrebbe dire chiedere ai professori uno sforzo maggiore, e ha dichiarato che gli studenti saranno promossi tutti, ma che in pagella le insufficienze ci saranno. 4 e 5, dunque, non mancheranno: non viene chiesto ai docenti di fare «giochi di prestigio».
Coronavirus riapertura scuole, Azzolina: «Non a maggio, troppi morti», le ipotesi in campo
Riapertura scuola sì o no a maggio? «Il governo a giorni prenderà una decisione. Ma con l’attuale situazione sanitaria ogni giorno che passa allontana la possibilità di riaprire a maggio. Significherebbe far muovere ogni giorno oltre 8 milioni di studenti», ha spiegato il Ministro dell’Istruzione, che ha aggiunto: «Scegliere di seguire un principio di cautela, come consigliato dalla comunità scientifica, è una decisione molto politica. E non affatto scontata. Solo ieri ci sono stati altri 525 morti. Non cancelliamo gli sforzi fatti finora». Quindi le scuole non dovrebbero riaprire, ma con chi resteranno i bambini i cui genitori debbono tornare al lavoro? «I più piccoli sono quelli più a rischio. Ma aiuteremo le famiglie con un’estensione del congedo parentale e del bonus baby-sitter», ha affermato Lucia Azzolina, che è passata poi a parlare dei voti in pagella.
Riapertura scuola, Azzolina: «No al lavoro in estate. I concorsi si faranno»
In queste ultime ore non sono stati pochi i docenti ad accusare il Ministro dell’Istruzione di aver fatto arrivare agli studenti un messaggio «sbagliato». Per questo motivo la 37enne ha voluto chiarire in cosa consiste la formula «tutti promossi» nel 2020: «Se lo studente merita 8 avrà 8, se merita 5 avrà 5. La didattica a distanza ci ha permesso di mettere in sicurezza l’anno che altrimenti sarebbe andato perso. Alla fine tutti avranno un voto. Chi risulta insufficiente recupererà il prossimo anno con attività individualizzate». Esclusa anche l’ipotesi di prolungare la scuola all’estate anche perché i docenti hanno insegnato a distanza tra mille difficoltà in questi mesi: «La scuola ha chiuso ma non si è mai fermata. Significherebbe non riconoscere il lavoro di queste settimane. E l’Italia ha già uno dei calendari più lunghi d’Europa».
«E come si fa a chiedere ad un bambino di rispettare la distanza di sicurezza?»
Gli studenti con la mascherina in classe è un’ipotesi che al Ministro dell’Istruzione non piace: «Se sarà necessaria la didattica a distanza, ci faremo trovare pronti. Oltre ai fondi già stanziati arriveranno presto altri 80 milioni». Qualche parola infine sui concorsi a rischio: «Si faranno. È l’unico modo per poter assumere a settembre. Quello straordinario per 24 mila precari svolgerà appena le condizioni lo permetteranno. I docenti casomai saranno assunti dal primo settembre», ha affermato l’Azzolina. leggi anche —> Scuola News, Rizzoli: «Azzolina incalzata ha abbandonato incontro con le Regioni», lei si difende