Coronavirus riapertura Lombardia Ultime News. La regione più martoriata dal Covid-19 si avvia alla tanto agognata fase 2, dopo i primi segnali positivi, come il calo dei pazienti in arrivo al pronto soccorso e dei ricoveri in terapia intensiva all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, uno dei simboli dell’emergenza. Sul ritorno alla normalità, all’insegna della prudenza, si è pronunciato il sindaco di Milano Beppe Sala, che propone di riorganizzare i turni nelle scuole, ma anche nei negozi, e di assicurare maggior sicurezza nei trasporti pubblici, che possono rivelarsi, come abbiamo visto nei mesi scorsi, fonte di contagio.
Coronavirus riapertura, ipotesi sindaco Sala: «Sblocco di Milano? Sì, ma a tre condizioni»
«Stiamo lavorando a un progetto per la riapertura che presenteremo la settimana prossima, ma per riaprire sono necessarie tre condizioni. La data esatta, la sicurezza nel trasporto pubblico e soprattutto una nuova regolamentazione degli orari di scuole e negozi», spiega Beppe Sala. In un’intervista al “Corriere della Sera” il primo cittadino di Milano ha spiegato: «Stiamo lavorando per mettere in sicurezza il trasporto pubblico con un sistema che controlla gli ingressi nelle stazioni del metrò e li blocca quando si supera un certo numero. Sul pavimento delle carrozze disegneremo dei cerchi per garantire la distanza. Questo però ridurrà al 30 per cento la capienza nelle ore di punta», ha precisato questi parlando dei trasporti. Beppe Sala ha parlato poi di negozi e scuole: «Se il commercio non si mette d’accordo sullo scaglionare gli orari dei negozi, se il ministero dell’Istruzione non regola gli orari delle lezioni, il sistema non regge. Bisogna lavorare sui tempi della città. È necessario scaglionare ingressi e uscite. Faccio un esempio: i ragazzi non devono entrare tutti alle 8 ma dalle 8 alle 10. Bisognerebbe pensare a doppi turni perché le classi non potranno essere più così numerose come adesso».
Il primo cittadino: «Mi preoccupa più il commercio che prevede la presenza fisica del personale nei negozi»
Nella stessa intervista a ‘Il Corriere della sera’, Beppe Sala ha detto di non essere troppo in ansia per le aziende: «Mi preoccupano di meno in quanto sono abituate a una certa flessibilità e sono in grado di garantire ingressi scaglionati o continuare nello smart working. Mi preoccupa più il commercio che prevede la presenza fisica del personale nei negozi. Non possono avere gli stessi orari di adesso. Il Comune non avrebbe nessun problema a immaginare di avere i negozi aperti la sera. Ci facciano una proposta», ha concluso il sindaco di Milano. leggi anche l’articolo —> Coronavirus paziente 1, la rinascita di Mattia: «Non potevo andare via mentre mia figlia stava arrivando»