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Coronavirus scuole chiuse, studenti e professori a casa: divampa polemica del personale ATA

05/03/2020 10:39 - Aggiornamento 05/03/2020 10:46

La notizia era nell’aria già nella tarda mattinata di ieri, mercoledì 4 marzo, poi in serata la conferma: il governo ha disposto la chiusura di scuole e università in tutta Italia fino al 15 marzo, per evitare di sovraccaricare il sistema sanitario. Si tratta di una linea precauzionale, che prevede anche la sospensione in tutto il paese, come per le zone rosse, di manifestazioni ed eventi “di qualsiasi natura” e “in qualsiasi luogo”. Partite e competizioni sportive, compresa la serie A, si svolgeranno a porte chiuse. Circa otto milioni e mezzo di studenti delle scuole italiane dovranno rimanere a casa fino a metà mese. Stesso discorso per gli insegnanti che, potranno, fare lezione a distanza. Presidi e personale ATA (amministrativo, tecnico e ausiliario) invece dovranno continuare a recarsi sul posto di lavoro.

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Coronavirus scuole chiuse, studenti e professori a casa: divampa polemica del personale ATA

Il governo, con una conferenza stampa, che si è tenuta nel pomeriggio alla presenza del premier Giuseppe Conte e del ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, ha ribadito lo stop per le scuole in tutta Italia dal 5 marzo al 15 marzo. Come si legge nel decreto resteranno chiuse però solo le scuole della zona rossa, per le altre è prevista la sospensione delle attività didattiche. Questo vuol dire che, come da contratto nazionale, il personale Ata dovrà andare a lavorare regolarmente. Una decisione che ha suscitato qualche malumore sui social: non solo lamentele da parte dei genitori che si ritroveranno con bambini e adolescenti a casa, ma anche da qualche utente presumibilmente appartenente al personale tecnico amministrativo. Alcuni commenti sono stati raccolti sul sito ‘Tecnica della scuola’: «Ma le scuole sono chiuse solo per alunni e docenti il personale ATA e immune al Corona… le solite schifezze senza parole» e ancora «Sospensione attività didattiche, i docenti non contraggono il virus perché stanno a casa, invece il personale ATA va a lavorare, noi siamo immuni al virus……. Ma vaff». Qualcuno trova sacrosanta la misura adottata: «Quindi noi personale Ata in servizio. Vado controcorrente e dico: meno male. Le misure servono per evitare il contagio in ambienti affollati. Bloccare anche gli uffici avrebbe avuto poco senso». 

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«Chiusura per forza maggiore»: lezioni online in questi giorni laddove possibile

Come specificato nel decreto i dirigenti scolastici, in accordo col collegio dei docenti, potranno attivare modalità didattiche a distanza nei confronti degli studenti tutti. In tal senso la Ministra dell’Istruzione Azzolina ha chiarito: «Ci siamo messi al fianco delle istituzioni scolastiche con una pagina web dedicata, disponibile da oggi. Un lavoro in progress attraverso il quale le scuole interessate possono accedere a strumenti di cooperazione e scambio di buone pratiche, gemellaggi con istituti scolastici che hanno esperienze avanzate di didattica digitale, webinar di formazione, contenuti multimediali per lo studio, piattaforme certificate per la didattica a distanza. Le istituzioni scolastiche possono usufruire di questi strumenti in modo del tutto gratuito e su base volontaria». Gli stipendi continueranno ad essere pagati normalmente a tutti i lavoratori della scuola (insegnanti e ATA). Resta in piedi l’ipotesi di annullare le vacanze pasquali per recuperare i giorni persi. Sarebbe invece stata scartata l’idea di prolungare l’anno scolastico fino all’inizio dell’estate. Come spiega Fanpage il Ministero dell’Istruzione ha fatto sapere inoltre che se i giorni di scuola non dovessero raggiungere il numero minimo richiesto (200) si terrà conto della “chiusura per forza maggiore”, per cui nessuno rischierà l’anno scolastico per le assenze di questo periodo.

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