L’Italia sta riprendendo fiato ed è proprio in questo momento che nascono le idee migliori come un test rapido in grado di rilevare il coronavirus SARS-CoV-2 nella saliva. Sono sufficienti poche gocce del fluido per ottenere un responso dopo qualche minuto, che va poi confermato con test diagnostici molecolari in caso di positività al patogeno. Potrebbe essere uno strumento fondamentale in questa fase 2. In questo modo i casi verrebbero individuati subito evitando nuovi focolai. Il test rapido è praticamente pronto e potrebbe essere usato anche in autonomia.
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Coronavirus, test salivare
Il test rapido salivae (trs) è stato sviluppato da un gruppo di scienziati dell’Università dell’Insubria e dell’Azienda Socio Sanitaria Territoriale – ASST dei Sette Laghi. La fase 2 prevede una convivenza con il virus e questo tipo di test potrebbe proteggere ancora di più la popolazione. IL Trs funziona in modo molto semplice. Sono sufficienti poche gocce di saliva, da diluire con la soluzione dei reagenti messa a punto dalla dottoressa Alberio. Tra i 3 e i 6 minuti si ha il risultato. Una banda sulla carta il paziente risulta negativo, con due è positivo. Quasi come un test di gravidanza. Nel comunicato stampa rilasciato si afferma che la sensibilità del test è elevata, ma sarà ulteriormente perfezionata attraverso i processi della “prototipizzazione industriale”.
Quando sarà disponibile
“Il Test rapido è semplice e sicuro da usare e consente di fare uno screening immediato di primo livello della popolazione. Lo scopo è di identificare i soggetti positivi, soprattutto gli asintomatici portatori del virus, da inviare successivamente a eseguire i test diagnostici di riferimento”, ha dichiarato l’ideatore del test Lorenzo Azzi. La produzione del kit è stata affidata a NatrixLab, che sta mettendo a punto prototipi con alcune differenze fra loro. Vista la semplicità d’uso si sta pensando di offrire un servizio fruibile in autonomia da chiunque, ma i tempi burocratici sono molto lunghi. Inizialmente si potrà usufruire del kit nelle strutture sanitarie o dal proprio medico. I tempi per ottenere un certificato di validità sono più brevi se si tratta di uso sanitario piuttosto che per uso privato. –> altre news