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Coronavirus Trivulzio Milano, 30 morti da inizio aprile: arriva l’ispezione del governo

07/04/2020 09:42

Al Pio Albergo Trivulzio si continua a morire: la pandemia di coronavirus sembra aver avuto effetti devastanti sulle case di riposo e il Pat è il simbolo di questa strage. Ai 70 deceduti del mese di marzo si sono aggiunti, nella sola prima settimana di aprile, altri 30 anziani: 26 nella casa di riposo e 4 nella struttura riabilitativa. Le morti del Trivulzio, insieme alla denuncia di comportamenti immorali, hanno spinto il governo ad inviare una squadra di ispettori al fine di approfondire la situazione in quello che è considerato il polo geriatrico più importante del Paese.

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Coronavirus Trivulzio, morti 147 ospiti: non c’è più spazio per le bare

All’inchiesta della procura di Milano avviata con l’ipotesi di diffusione colposa di epidemie e omicidio colposo, si aggiungono dunque gli accertamenti del ministero della Salute. Il ministro Roberto Speranza e il suo vice Pierpaolo Sileri hanno deciso di indagare sulla questione Trivulzio per capire se effettivamente nella struttura siano stati nascosti casi di coronavirus, con tutte le conseguenze purtroppo note. Dall’inizio dell’anno ad oggi, in tutto il complesso – che comprende le sedi via Trivulzio, Merate e Principessa Jolanda – sono deceduti 147 ospiti, con un aumento di 44 unità rispetto allo stesso periodo del 2019.

L’obitorio non basta più a contenere i corpi. Le bare sono poste temporaneamente anche in altre sale. Alcuni corpi sono in attesa di sistemazione. Nessun tampone per i morti, ma il sospetto che siano tutti vittime del coronavirus è quasi una certezza. Se poi si tiene conto degli anziani mandati a casa o ricoverati, il bilancio è ancor più grave.

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Il governo: “Le ispezioni stanno partendo”

Le mosse del governo sul Trivulzio vengono esplicate nelle parole del vice Sileri: “Le ispezioni stanno partendo – ha fatto sapere – gli inviati del ministero chiederanno informazioni dettagliate e verificheranno tutti gli atti, avvalendosi anche dell’aiuto dei Nas”. Univocità di intenti anche dal ministro delle Politiche agricole, Teresa Bellanova: “Nelle case di riposo c’è la memoria di questo Paese. E dopo questa stretta al cuore avvertiamo il bisogno di chiarezza: serve una commissione d’inchiesta, come ha chiesto Renzi”. Anche il ministro Boccia, agli Affari regionali, si muove sulla questione Rsa, chiedendo “alle Regioni di comunicare tempestivamente alla Protezione civile, attraverso il monitoraggio delle Ats, quali siano le Rsa in condizioni di maggior criticità”.

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