Coronavirus ultime notizie: sale a 41 decessi e oltre 1600 contagi il bilancio dell’epidemia che da oltre una settimana sta affliggendo l’Italia. La cosiddetta zona rossa resta circoscritta alla Lombardia, ma crescono purtroppo i casi di COVID-19 nel resto della penisola. In Puglia, i contagi da coronavirus salgono a cinque, con una donna di 74 anni risultata positiva in provincia di Foggia.
Anche nel Lazio si registra un nuovo caso: un carabiniere di Spinaceto, assente dal lavoro dallo scorso 25 febbraio per sintomi influenzali e ora positivo, avrebbe contratto il virus in seguito alla visita di un amico proveniente da una delle zone della Lombardia. Avviati i protocolli sanitari per le verifiche sui colleghi. E sempre a Roma, da oggi – lunedì 2 marzo 2020 – la chiesa di San Luigi dei francesi resta chiusa “per misure precauzionali, fino a nuovo ordine” dopo che un sacerdote della diocesi di Parigi, che era stato a Roma, è in ospedale in Francia affetto da coronavirus.
Coronavirus ultime notizie, nuove misure per il contenimento dei contagi
Intanto ieri, domenica 1 marzo, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha firmato il nuovo Dpcm con le misure per il contenimento dei contagi da coronavirus. Tale decreto «recepisce e proroga alcune delle misure già adottate per il contenimento e la gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 e ne introduce ulteriori, volte a disciplinare in modo unitario il quadro degli interventi e a garantire uniformità su tutto il territorio nazionale all’attuazione dei programmi di profilassi». Il nuovo decreto prevede la sospensione delle attività scolastiche fino all’8 marzo nelle regioni ‘cluster’.
Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Savona e Pesaro-Urbino vedono introdurre la regola ‘droplet’, affinché venga garantita la distanza tra le persone di almeno un metro l’una dall’altra in tutti i bar, ristoranti, pub, negozi, musei e chiese. Negli stessi luoghi l’apertura di locali pubblici è ora “condizionata” a modalità che evitino assembramenti. Una misura proposta dagli stessi governatori delle tre Regioni ma ritenuta “difficilissima da applicare” da parte di alcuni sindaci.
«Prima di vedere un eventuale effetto dobbiamo aspettare almeno 10 giorni»
«In questo momento – ha affermato il direttore del Dipartimento di malattie infettive dell’Istituto Superiore di Sanità Gianni Rezza – vediamo ancora un’accelerazione nel numero dei nuovi casi. Un’accelerazione attesa, purtroppo, e dovuta al fatto che le misure di contenimento sono state messe in atto praticamente da una settimana e il tempo di incubazione medio è intorno a 4-5-6 giorni, mentre il tempo massimo è intorno ai 12-13 giorni. Prima di vedere un eventuale effetto, che ci aspettiamo e speriamo di vedere presto, dobbiamo chiaramente aspettare almeno un’altra settimana, 10 giorni».