13 aprile 2020 – Coronavirus vaccino pronto? Notizie confortanti di pochi minuti fa. Italia e Gran Bretagna sono al lavoro per un rimedio anti Covid-19. Secondo quanto riportato da ‘Repubblica’ al via a fine aprile alla sperimentazione accelerata sull’uomo. A mettere a punto il vaccino l’azienda Advent-Irbm di Pomezia in collaborazione con lo Jenner Institute della Oxford University. A darne l’annuncio l’amministratore delegato di Irbm, Piero Di Lorenzo, che dice di prevedere di «rendere utilizzabile il vaccino già a settembre per il personale sanitario e Forze dell’ordine in modalità di uso compassionevole».
Coronavirus «vaccino pronto a settembre»: al via sperimentazione accelerata sull’uomo
A fine mese in Inghilterra cominceranno i primi test accelerati sull’uomo, su un campione di 550 volontari sani, del vaccino che, lo ripetiamo, è stato messo a punto dall’azienda Advent-Irbm di Pomezia con lo Jenner Institute della Oxford University. «In virtù dei dati acquisiti nelle ultime settimane il primo lotto del vaccino partirà da Pomezia per l’Inghilterra, dove inizieranno i test accelerati su 550 volontari sani», ha annunciato Di Lorenzo. L’amministratore delegato di Irbm ha dichiarato: «Ormai siamo nella fase finale della trattativa per un finanziamento di rilevante entità con un pool di investitori internazionali e vari Governi. Sono interessati a velocizzare ulteriormente lo sviluppo e la produzione industriale del vaccino». All’Ansa Di Lorenzo ha specificato: «Si è deciso di passare direttamente alla fase di sperimentazione clinica sull’uomo, in Inghilterra, ritenendo, da parte della Irbm e della Oxford University, sufficientemente testata la non tossicità e l’efficacia del vaccino sulla base dei risultati di laboratorio».
«Abbiamo al momento l’80% di certezza che funzioni»
Vaccino contro il Coronavirus. Siamo sulla strada giusta? «Abbiamo al momento l’80% di certezza che funzioni», ha affermato la dottoressa Sarah Gilbert, a capo della squadra di ricerca inglese. «Sono fiduciosa che un vaccino sarà pronto per settembre», ha proseguito la studiosa. Il dottor Peter Openshaw, consigliere del governo britannico, ha detto al Telegraph: «Potremmo vedere un segnale positivo in tempi rapidissimi, forse già nelle prossime settimane». Una notizia positiva, tenendo conto della grande emergenza pandemica. Sembra sia possibile ridurre i tempi di attesa richiesti in genere dalla burocrazia in sperimentazioni.