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Coronavirus riapertura, Pregliasco: «Speriamo in due mesi»

02/04/2020 14:36 - Aggiornamento 02/04/2020 16:04

“Speriamo di riaprire il Paese entro due mesi, ma serve attenzione”, afferma Fabrizio Pregliasco. Il 3 aprile tanto atteso è arrivato, ma con lui purtroppo non è giunta anche la libertà tanto agognata. Nonostante le misure di sicurezza contro la diffusione del nuovo Coronavirus siano state prolungate si incomincia a vedere una luce in fondo al tunnel. Lo conferma il virologo Fabrizio Pregliasco. In un’intervista a RaiNews ha spiegato che l’Italia potrebbe tornare alla normalità nel giro di due mesi e ha esposto il suo piano per riaprire gradualmente tutto il paese.

coronavirus pregliasco virologo

Coronavirus le parole di Pregliasco

Negli ultimi giorni stanno arrivando buone notizie dagli ospedali: sempre meno contagi e più guariti. Si incomincia a vedere la luce in fondo al tunnel, ma la strada è ancora distante. E’ probabile che si riuscirà a riaprire il paese nel giro di altri due mesi, ne è convinto il virologo dell’Università di Milano Fabrizio Pregliasco. “Ci vorranno almeno quindici giorni per vedere l’indice di contagio R0 sotto il valore 1 e assistere quindi ad un calo chiaro dei casi. Finché non ci sarà un vaccino, si auspica entro un anno, non ci potremo liberare dal nuovo Coronavirus”, spiega il virologo a RaiNews. Insomma, una piccola speranza ma ancora non dobbiamo cantare vittoria anzi la nostra attenzione deve essere più vigile di prima.

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La riapertura del paese

Pregliasco ipotizza che la riapertura del paese “dovrà essere molto segmentata per non inficiare i risultati ottenuti finora, ma assolutamente non potrà essere dal 14 aprile”. Altrimenti si rischia di vanificare tutti gli sforzi fatti, come ha dichiarato anche il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa annunciando un’ulteriore proroga del blocco del Paese. Le modalità restrittive, ha sottolineato ancora Pregliasco, “vanno mantenute e la riapertura va segmentata: prima le fabbriche, ma con precise modalità di sicurezza, le altre attività non essenziali dopo ed anche gli anziani ritengo che dovranno rispettare l’isolamento più a lungo. Speriamo in un paio di mesi di poter procedere alla riapertura del Paese ma sarà necessaria grandissima attenzione”. Secondo il virologo, si potrebbe pensare anche ad una riapertura per Regioni. Partendo da quelle che hanno casi limitati. Infine, ha confermato che gli italiani dovranno abituarsi all’uso delle mascherine e “si dovrà continuare a rispettare la distanza di sicurezza”.