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L’incubo del Covid in India, situazione drammatica: tutti gli aggiornamenti

25/04/2021 10:39 - Aggiornamento 25/04/2021 10:45

La seconda ondata del Covid 19 in India si è trasformata in un incubo. La situazione sanitaria nel grande paese asiatico è oltre ogni livello di gravità immaginabile. E’ difficile anche avere numeri certi sull’ecatombe del coronavirus in un paese che conta 1,36 miliardi di abitanti e un’articolazione territoriale complessa per ragioni geografiche e sociologiche. I numeri ufficiali dicono che ieri sono stati accertati 349.671 nuovi contagi e 2.767 decessi. La media di morti per Covid è di quasi duemila al giorno nell’ultima settimana. Vediamo più in dettaglio la situazione, facendo riferimento ai principali media indiani. (continua a leggere dopo la foto)

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Covid 19 India: i numeri del contagio, la situazione degli ospedali

Secondo il monitoraggio della pandemia a cura della John Hopkins University l’India è il secondo paese al mondo per casi di Covid accertati ad oggi, 16.970.172. E’ invece il quarto per numero di decessi, 192.311, dopo Stati Uniti, Brasile e Messico. Numeri che potrebbero essere come abbiamo detto un calcolo per difetto.

Per il quarto giorno consecutivo sono stati registrati oltre 300.000 casi in 24 ore. Secondo le autorità, ci sono ancora un totale di 2.682.751 casi attivi nel paese. 14.085.110 le persone curate e dimesse dagli ospedali finora in tutto il paese. “Le infrastrutture sanitarie del Paese sono sotto stress a causa dell’aumento dei casi e della carenza di ossigeno medico”, dice questa mattina il Times of India.

Nonostante questo il governo federale continua ad escludere l’imposizione di un rigido lockdown per contenere il peggioramento della situazione. Fa eccezione la sola capitale Delhi dove era stato imposto un blocco di 6 giorni, fino ad oggi. Il lockdown è stato esteso al prossimo lunedì fino alle 5 del mattino.

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Il problema della grave carenza di ossigeno

A causa dei numeri record di contagi delle ultime due settimane e il conseguente vertiginoso aumento dei ricoveri, l’India sta affrontando una grave carenza di ossigeno. Gli ospedali in più Stati chiedono apertamente aiuto per garantire l’ossigeno medico ai pazienti. Molti si sono uniti per fornire ossigeno a quelli che ne denunciano la grave carenza. L’Aeronautica militare indiana ha fornito aerei cisterna per il trasporto di ossigeno da Indore a Jamnagar. I contenitori di ossigeno liquido sono stati forniti in diverse località anche dall’acciaieria di Rourkela. L'”Oxygen Special Express” è arrivato a Nagpur da Visakhapatnam, fa sapere il Times of India.

Lo stato dell’Uttar Pradesh ha istituito un “Sistema di monitoraggio dell’ossigeno medico”. Lo scopo è gestire la domanda tenendone traccia in tempo reale, in collegamento con gli ospedali. In poco più di due giorni il governo dell’Uttar Pradesh ha localizzato 38 serbatoi di ossigeno medico in diverse zone del paese. Altri 25 saranno messe in rete entro domani, per essere resi disponibili il più velocemente possibile. Questo modello di monitoraggio è stato presentato ieri, sabato 24 aprile 2021, in un incontro istituzionale con i vertici di altri Stati indiani. L’intenzione è quella di replicarlo rapidamente.

Covid 19 India: l’andamento della campagna vaccinale

Intanto la campagna vaccinale procede ad un ritmo molto elevato, ma i dati sulla copertura effettiva della popolazione non sono chiari. Si tratta, come detto, di un paese di 1,36 miliardi di abitanti, secondo al mondo per popolazione solo alla Cina (1,39 miliardi). Le differenze su base geografica sono pesanti. Nelle grandi città si fa uso di sistemi più avanzati, come le app per la prenotazione delle vaccinazioni. “Non abbiamo intenzione di introdurre la vaccinazione porta a porta – ha dichiarato il sindaco di Mumbai Kishori Pednekar – ma abbiamo in programma di posizionare alcuni furgoni mobili per la vaccinazione in vari luoghi. La registrazione per la vaccinazione verrà effettuata tramite l’app Co-Win”.

L’India sta vaccinando la sua popolazione con il siero Covaxin. Si tratta di un vaccino sviluppato dalla società farmaceutica indiana Bharat Biotech in collaborazione con l’Indian Council of Medical Research, un istituto di ricerca biomedica finanziato dal governo, e dall’Istituto Nazionale di Virologia. Il Covaxin è molto simile al CoronaVac, il vaccino cinese prodotto dalla Sinovac. Funziona con due inoculazioni, a distanza di 28 giorni l’una dall’altra. Il siero non necessita la conservazione al di sotto dello zero ma ad una temperatura da “frigo”, tra 2 e 8°. Non deve essere quindi “ricostruito” al momento dell’inoculazione, presentandosi in forma liquida pronta per l’uso in flaconcini multidose.