«La nuova moda è terrorizzare con la variante» di Coronavirus. «Vorrei far notare che varianti virali emergono continuamente e, fino a prova contraria, non rappresentano un pericolo. Vale per le varianti quello che vale per i cittadini: innocenti fino a prova contraria». Comincia così lo sfogo su Facebook del virologo dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, Roberto Burioni.
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Covid, Burioni: «La nuova moda è terrorizzare con la variante. Basta: i vaccini funzionano»
Sulla sua pagina “Medical Facts” Roberto Burioni ha voluto dire la sua in merito alla nuove varianti da Coronavirus. A detta dell’esperto «in particolare non c’è nessun elemento che ci faccia pensare che quelle già individuate sfuggano all’azione dei vaccini più potenti, anzi dati preliminari sembrano suggerire il contrario, anche se poi naturalmente dovremo vedere cosa succede in concreto. Per esempio, in concreto in Israele la variante ‘inglese’ è contrastata impeccabilmente dal vaccino». E ancora: «Il futuro non possiamo predirlo, ma non è detto che una variante resistente al vaccino possa comparire, pensate solo al morbillo che ha un meccanismo di replicazione del suo genoma a RNA molto più impreciso del coronavirus e questo introduce più mutazioni del coronavirus. Il vaccino contro il morbillo è stato messo a punto negli anni ’60 ed è ancora efficace come il primo giorno», ha scritto Burioni. Poi le conclusioni: «Calma e vaccini, soprattutto tanti vaccini. Se ci sono somministriamoli, se non ci sono produciamoli, se siamo in ritardo, non perdiamo altro tempo. Vacciniamo!».
La rara variante riscontrata a Napoli: cosa sappiamo
Nelle ultime ore ha destato parecchia preoccupazione l’isolamento di una rara variante riscontrata a Napoli. La notizia si è diffusa rapidamente sui social dopo essere stata resa nota dai principali giornali. In una nota della Regione Campania si legge che «l’Istituto Pascale e l’Università Federico II hanno individuato un’altra variante del Covid-19. Mai individuata prima in Italia». Nel dettaglio: «Di questa variante al momento non si conoscono il potere di infezione, né altre sue caratteristiche come accade per molte varianti rare del virus. Si chiama B.1.525, e finora ne sono stati individuati soltanto 32 casi in Gran Bretagna, e pochi casi in Nigeria, Danimarca e Stati Uniti. Mai finora in Italia». Leggi anche l’articolo —> La Lombardia rischia la zona arancione dalla prossima settimana: Rt superiore a 1