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Contagi in aumento in Italia e non solo, Pregliasco avverte: «Rischio nuove varianti»

15/03/2022 17:31

La pandemia non è finita, in Italia come altrove. Lo ripetono da giorni gli esperti e la conferma arriva dalla Cina, che ieri ha registrato 5.280 nuovi casi di Covid-19. Un record negativo, il dato più alto degli ultimi anni, dal quel primo focolaio a Wuhan da cui ha avuto inizio tutto. Su «Fanpage» l’intervista a Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università di Milano, che ha chiarito cosa sta accadendo, facendo un confronto tra la situazione epidemiologica di Cina e Italia.

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pregliasco

Contagi in aumento in Italia e non solo, Pregliasco avverte: «Rischio nuove varianti»

“Noi non sappiamo mai quanti sono stati all’epoca né quanti sono adesso precisamente i casi Covid, ma quel che è certo è che è stato segnalato un aumento. È probabile che questa situazione sia dovuta alla circolazione di Omicron, variante molto diffusiva. Loro si ritrovano però in una situazione peggiore della nostra perché con la cosiddetta strategia zero Covid hanno ridotto la quota di persone che sono immuni. Da noi invece con la mitigazione, ovvero lasciando correre il virus, un po’ di gente si è infettata e ora fa da barriera. Lì partono da una popolazione completamente vergine o comunque solo in parte immunizzata con i vaccini, anche se pure da questo punto di vista non sappiamo precisamente quanti siano stati vaccinati e con quale vaccino, ma non hanno sicuramente avuto una grande campagna vaccinale”, ha spiegato a «Fanpage» il professor Pregliasco. Quali conseguenze in Italia? Abbiamo da temere una nuova ondata? “È chiaro che più casi ci sono più varianti escono. È questo l’elemento che preoccupa e che rappresenta il maggior fattore di rischio. Al momento però non ne conosciamo di nuove rispetto ad Omicron e alle sottovarianti Omicron 2 e Omicron 3, non più cattive ma più contagiose”.

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Riaperture con giudizio

Secondo l’esperto per tutti questi motivi bisogna allentare le misure ma con giudizio. Tutto deve avvenire in progressione, altrimenti potremmo pentircene. Su un eventuale aumento dei casi nelle prossime settimane in Italia il virologo ha detto: “Noi pensavamo più a una stagionalità della malattia, quindi ad un miglioramento con l’arrivo delle stagioni primaverile ed estiva e poi ad un rialzo autunnale. Potrebbe esserci invece un plateau durante tutto il periodo. Questo però lo scopriremo solo nel lungo periodo”, ha concluso Pregliasco. Leggi anche l’articolo —> Abolizione del Green Pass e mascherine: la road map del governo