Covid Italia oggi – Mercoledì 11 novembre 2020. Sul tavolo della maggioranza è tornato il tema caldo del lockdown totale nel Belpaese, ma il premier Conte frena sulla chiusura generalizzata e aspetterebbe la data del 15 novembre per prendere ogni altra decisione, con la speranza che i provvedimenti contenuti nell’ultimo dpcm servano a contenere la pandemia e a piegare la curva del contagio. Ma l’Istituto superiore di Sanità, allarmato, chiede che vengano disposte altre misure più restrittive in alcune regioni dove il Covid è tornato a colpire duramente. Si tratterebbe del Veneto, dell’Emilia-Romagna, del Friuli-Venezia Giulia e della Campania. Da parte loro le prime, per scansare la possibilità di diventare «zona arancione», pensano al «divieto di spostamento» e a provvedimenti anti-assembramento. Il governatore Vincenzo De Luca, invece, ribadisce che “sulla collocazione di fascia della Campania non c’è nulla da decidere”.
leggi anche l’articolo —> La lettera dei ricercatori ignorata dal governo: «Alternativa al lockdown c’era, ecco come…»
Covid Italia oggi: Veneto, Emilia Romagna e Friuli “zone arancioni”? Il nodo della Campania
Per stabilizzare l’attuale situazione epidemiologica il governo intende agire in maniera capillare, non proponendo per ora misure generalizzate che interessino tutto il territorio. Si tira dritto dunque con la divisione dell’Italia in più colori: resta la suddivisione in zone gialle, arancioni e rosse, per la gioia delle forze di maggioranza: dal M5s al Pd, passando per Italia Viva. Tutti contrari ad un lockdown nazionale perché convinti che questo potrebbe creare degli effetti devastanti sull’economia del paese, già piegato in tal senso dalla precedente prima ondata.
Il nodo della questione resta però la classificazione in colore, vale a dire definire la gradazione del rischio di ogni singola regione. Prendiamo la Campania. In queste ore si è parlato molto della possibilità di renderla “zona arancione”. Dal canto suo però De Luca non vuole saperne e ha liquidato la questione così: «Vedo che sugli organi di informazione si è creata un’attesa di decisioni riguardanti la Regione Campania. La collocazione di fascia della Campania è già stata decisa lunedì, a fronte della piena rispondenza dei nostri dati a quanto previsto dai criteri oggettivi fissati dal ministero della Salute. Ho sollecitato io un’operazione trasparenza, pubblica e in tutte le direzioni, per eliminare ogni zona d’ombra, anche fittizia. Dunque non c’è più nulla da decidere e da attendere».
De Magistris: «Questa situazione non può andare avanti, non vorrei che si intervenisse in ritardo…»
Sulla delicata questione della Campania si è espresso anche il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris. «Non possiamo rimanere inerti di fronte a questo atteggiamento pilatesco. La situazione è drammatica e ancora non è stata sciolta la riserva. Questa situazione non può andare avanti, non vorrei che si intervenisse in ritardo…», ha sottolineato il primo cittadino. Non meno rosea la situazione di altre tre regioni: Veneto, Friuli Venezia Giulia ed Emilia-Romagna. Queste ultime potrebbero scivolare in “arancione”. Secondo TgCom24, che cita fonti regionali, i rispettivi tre presidenti si incontreranno oggi, mercoledì 11 novembre 2020, per stilare il documento (che dovrebbe entrare in vigore venerdì), in cui potrebbero essere inserite anche ulteriori limitazioni. Leggi anche l’articolo —> Covid, il bollettino di oggi: 35mila nuovi casi e 580 morti in 24 ore