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Covid, anche i vaccinati dovranno mettersi in quarantena: “Prudenza necessaria”

10/02/2021 18:01 - Aggiornamento 10/02/2021 18:07

Covid Italia. Anche i vaccinati dovranno mettersi in quarantena in caso di contatti con persone positive. Come riporta l’HuffPost sarebbe questa la linea indicata dal Ministero della Salute alle Regioni. Chi ha ricevuto la doppia dose di siero anti Coronavirus dovrà comunque rimanere confinato. Vale a dire dieci giorni di isolamento, poi fare un tampone molecolare di controllo. La quarantena si protrae fino alla negativizzazione.

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Covid, anche i vaccinati dovranno mettersi in quarantena: “Prudenza necessaria”

Il direttore scientifico Massimo Andreoni, virologo del Policlinico Tor Vergata, al “Messaggero”, ha spiegato: «Si tratta di tre sanitari vaccinati e contagiati, ma non necessariamente contagiosi. Erano asintomatici, li abbiamo trovati positivi casualmente, durante i controlli per il cluster in un reparto. Questo dimostrerebbe il fatto che anche i vaccinati potrebbero essere portatori del virus, ma occhio agli allarmismi: il vaccino sicuramente protegge dalla malattia, si sapeva, non per forza dall’infezione». Il professor Roberto Cauda, ordinario di Malattie infettive all’Università Cattolica del Sacro Cuore e direttore dell’Unità operativa di Malattie infettive al policlinico Gemelli, ha parlato invece di un nodo ancora non sciolto: «In linea teorica i vaccini proteggono sia dall’infezione che dalla malattia. Ma gli organismi internazionali, Fda ed Ema, hanno approvato i dossier presentati dalle industrie farmaceutiche concentrandosi sulla protezione dalla malattia. Quando diciamo che un preparato è efficace al 95%, parliamo della malattia, non della prevenzione dell’infezione». Ecco perché la quarantena anche da immunizzati è la scelta «più prudente da seguire in questa fase».

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Due infermieri positivi dopo il richiamo al vaccino

Ed è di oggi la notizia di due persone positivi al Covid tra gli oltre 1.600 operatori e dipendenti dell’Asst Bergamo Ovest che hanno già ricevuto la seconda dose del vaccino Pfizer. A renderlo noto la stessa Azienda sociosanitaria, che gestisce gli ospedali di Treviglio e Romano di Lombardia: «Grazie agli screening periodici sugli operatori sanitari abbiamo rilevano 2 casi sui circa 1.600 operatori che hanno già ricevuto entrambe le dosi del vaccino».

Gli operatori sono asintomatici, già in isolamento fiduciario. Come spiega “Today” non è chiaro se si siano positivizzati tra l’inoculazione della prima e della seconda dose, oppure nel “periodo finestra”, dopo la somministrazione del richiamo. Potrebbe anche essere il caso, fa sapere ancora l’Asst, di soggetti cosiddetti “non responder”. La Pfizer, d’altronde, ha sempre detto che il prodotto è efficace al 95%. «La percentuale in Asst è ben al di sotto del 5% delle note informative di Pfizer-BioNTech. In ogni caso, il Ministero della Salute raccomanda, anche dopo la somministrazione di entrambe le dosi del vaccino, di continuare ad attuare scrupolosamente le raccomandazioni di sanità pubblica per il contrasto e il contenimento della diffusione del contagio», fanno sapere dall’Asst bergamasca. Leggi anche l’articolo —> Covid, il bollettino di oggi: 12.956 nuovi casi e 336 morti, calano le intensive