Un minorenne 16enne originario della Guinea si trova isolato nel reparto di malattie infettive del Policlinico di Messina. E’ il primo caso in Sicilia di variante nigeriana del Covid-19.
Covid variante nigeriana a Messina
Il minorenne africano era ospite di un centro di accoglienza in Sicilia e da lì era fuggito con un amico. La polizia ha rintracciato i due ragazzi, che hanno subito effettuato un tampone. I tamponi erano entrambi positivi e dopo ulteriori analisi il personale sanitario ha constatato che uno di loro aveva una nuova variante del virus: la variante nigeriana. Nel laboratorio di diagnostica molecolare dell’ospedale, il sequenziamento genetico ha permesso di individuare il ceppo del virus.
Il professor Giuseppe Mancuso, responsabile della Microbiologia dell’azienda universitaria messinese, ha spiegato che la variante è secondo le prime analisi, insensibile al vaccino. “Finora abbiamo sequenziato circa 200 tamponi e abbiamo rilevato la variante inglese nel 70 per cento dei casi. Questo è il primo caso di mutazione nigeriana in Sicilia. In Italia per la prima volta è stata rintracciata a Napoli e adesso ci sono una ventina di casi in tutto il Paese. L’attenzione è alta perché sembra che questa variante sia insensibile al vaccino anticovid”.
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Massima attenzione per la variante nigeriana
Il minore è attualmente ricoverato nel reparto di malattie infettive del Policlinico di Messina, dove risiede per la quarantena da dieci giorni. L’amico con il quale era fuggito, anche lui 16enne della Guinea è in isolamento a villa Contino. Il ragazzo è asintomatico e presenta la forma più comune del covid. “Il referto è stato inviato all’istituto superiore di sanità per capire come il virus si stia evolvendo”. Ha spiegato la professoressa Teresa Pollicino che insieme al prof Giuseppe Mancuso dirige il laboratorio diagnostico molecolare del Policlinico di Messina. Adesso la priorità è quella di rintracciare i contatti stretti dei due migranti. L’Asp ha già rintracciato alcune persone entrate in contatto con il minorenne e adesso in attesa del risultato dei tamponi che, in caso di positività, saranno analizzati dal laboratorio del Policlinico.
Da una prima ricostruzione, sembra che il sedicenne africano abbia dapprima raggiunto il centro di accoglienza di Caltanissetta. Il ragazzo già lì ha effettuato un tampone che era risultato positivo e dunque avrebbe dovuto stare in quarantena nel centro dei migranti a Pozzallo. Il 16enne da qui è fuggito con un amico. Dopo qualche giorno si sarebbe presentato spontaneamente in una casa di accoglienza comunale per minori della città di Messina. Il ragazzo ha mostrato sintomi di malattia ed stato segnalato alla polizia che ha rintracciato l’amico. Entrambi sono stati portati al Pronto soccorso del Policlinico di Messina che ne ha accertato la positività ed ha sottoposto al sequenziamento uno dei due tamponi.>>Tutte le notizie