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“Piazzapulita”, Crisanti: la verità sulla dose booster e la possibilità di una variante più violenta

22/01/2022 12:25 - Aggiornamento 22/01/2022 12:28

«Entro l’autunno prossimo, avremo tantissime persone che sono state esposte ad Omicron e che sono state vaccinate. Questo sicuramente avrà un impatto sulla suscettibilità della popolazione. Nel senso che la maggior parte della popolazione sarà non suscettibile sia a Omicron, sia ad altre varianti. Quindi, io penso che ci avviamo verso una situazione sicuramente più tranquilla». A dirlo a “Piazzapulita”, in onda su La7, il professor Andrea Crisanti, direttore Dipartimento di Microbiologia Molecolare Università di Padova. L’esperto ha smentito quanto dichiarato dal virologo Guido Silvestri, che ha parlato del timore di una nuova violenta variante ad ottobre.

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“Piazzapulita”, Crisanti: la verità sulla dose booster e l’eventualità di una variante più violenta

Il professor Crisanti ha definito «poco probabile» l’eventualità che nell’autunno prossimo possa verificarsi l’insorgere di una variante virulenta come la Delta. «Questa possibilità non può essere esclusa a priori, ma ritengo che sia abbastanza rara, perché l’evoluzione della virulenza in genere segue delle regole abbastanza precise, nel senso che, se un microrganismo non ha bisogno di creare un danno e quindi malattia per diffondersi, in genere, tende a evolvere verso una forma meno pericolosa», ha dichiarato l’esperto a Piazzapulita. «Ci sono degli studi che dimostrano che persone vaccinate poi infettate con Omicron sviluppano anticorpi sia contro Omicron, sia contro Delta. E questi anticorpi hanno anche la capacità di neutralizzare l’infezione», ha affermato Crisanti. Ed è una buona notizia: «In qualche modo ci fa sperare che l’immunità raggiunta con la diffusione di Omicron e coi vaccini possa proteggerci. In tanti affermano che Omicron stia diventando una influenza? Dico solo questo: se non avessimo i vaccini, tutto quello che abbiamo passato nella prima e nella terza ondata sarebbe soltanto un antipasto», ha detto Crisanti.

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«Se non avessimo i vaccini quello che abbiamo passato durante la prima e la seconda ondata sarebbe stato un antipasto…»

Sulla quarta dose l’esperto si è detto scettico: «Una vaccinazione basata solo su Omicron è inutile, perché la maggior parte delle persone si sarà infettata con questa variante per ottobre e novembre, quindi non credo che sia questa la vera minaccia. E poi dopo la quarta dose che facciamo? Una quinta? E poi una sesta dose? Io penso che, se emergeranno nuove varianti, per prevenirle bisognerà investire in vaccini diversi, cioè più duraturi». E ancora: «Se non avessimo i vaccini quello che abbiamo passato durante la prima e la seconda ondata sarebbe stato un antipasto… E sono i vaccini che ci consentono di progettare misure che prima erano impensabili, come questa di Boris Jonhson». Leggi anche l’articolo —> Interventi non urgenti solo con il Super Green Pass: Pregliasco ascoltato in Procura

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