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Crisanti vs Zangrillo: «Non entrano più malati in rianimazione? Le sue affermazioni pericolose»

14/08/2020 10:33 - Aggiornamento 14/08/2020 10:37

Per il primario di Rianimazione dell’ospedale San Raffaele di Milano Alberto Zangrillo essere contagiati non significa essere malati. Andrea Crisanti, il virologo dell’Università di Padova, che ha affiancato il governatore del Veneto Luca Zaia nella gestione dell’emergenza Coronavirus, però non è affatto d’accordo con le affermazioni del collega. Intervenendo a “In Onda” su La7 il professor Crisanti ha commentato l’aumento dei contagi e bollato come “estremamente pericolose” le dichiarazioni di Zangrillo, pronunciate sempre al programma di attualità e politica condotto da Luca Telese e David Parenzo.

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Crisanti Zangrillo

Crisanti vs Zangrillo: «Non entrano più malati in rianimazione? Le sue affermazioni pericolose»

«Secondo i dati dell’Istat, in piena epidemia c’erano il 50-60% di asintomatici. Il professor Zangrillo ha detto che non entrano più malati in rianimazione? Forse si riferisce al suo ospedale, non è vero. Non si può fare un’affermazione del genere su scala nazionale. A Padova abbiamo decine e decine di malati in reparto e in rianimazione. Non capisco su che base faccia queste affermazioni, sono affermazioni estremamente pericolose», ha detto fermo il professor Crisanti. «I casi sono in aumento da un paio di settimane e aumenteranno. Quello che vediamo oggi è il risultato di quello che è accaduto un paio di settimane fa. Penso che vedremo questa tendenza all’aumento nelle prossime settimane», ha dichiarato il noto virologo. E ancora: «Le modalità di trasmissione del virus sono legate alle caratteristiche biologiche del virus e al comportamento umano: gli anziani stanno molto più attenti. Se vediamo i risultati dello studio dell’Istat, vediamo che si ammalavano persone molto giovani anche 3-4 mesi fa, ma non arrivavano alla nostra attenzione perché i tamponi venivano usati per le persone che stavano male».

Crisanti

Critiche anche dal medico Nino Cartabellotta

Tra i tanti ad attaccare il medico ufficiale di Berlusconi anche Nino Cartabellotta, chirurgo della Fondazione GIMBE. Su Twitter questi aveva tuonato contro il primario di Rianimazione dell’ospedale San Raffaele di Milano, scrivendo: «Questa affermazione in ottica di sanità pubblica è una grande bestemmia caro Zangrillo». Leggi anche l’articolo —> Zangrillo: «Contagiati non significa essere malati», scoppia polemica: «Una bestemmia»