Cosa farà Conte adesso? Una volta conclusa la parentesi crisi di governo, tornerà a insegnare o rimarrà in politica? Molto probabilmente, sceglierà la seconda opzione. Anzi, è praticamente certo. A quanto pare l’ex Premier sta già mettendo in piedi un suo partito e una lista con cui presentarsi e giocarsi un nuovo ruolo alle prossime elezioni. “Se pensano che Conte abbasserà la testa non hanno capito niente. Ha già pronta la lista e il partito. Il governo istituzionale se lo votano loro”, ha dichiarato un senatore “contiano” al Corriere della Sera.
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Crisi di governo, il piano B di Giuseppe Conte
Insomma, a quanto pare l’ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha già un piano B pronto da attuare. Con una lista e un partito suo, di cui si è già tanto parlato e che al momento viene appoggiato anche dai sondaggi sulle intenzioni di voto, forse non gli dispiacerebbe andare alle urne. Magari non ora, in piena crisi sanitaria. “Lui considerava l’idea di andare a votare perchè è chiaro che con un altro governo e un nuovo premier lui finirà nel dimenticatoio nel giro di un paio di mesi“, ha confessato a Il Giornale un pentastellato molto vicino a Luigi Di Maio. Di fatto, però, Conte non è più uno sconosciuto tirato fuori dal cilindro del Movimento 5 Stelle. E come ha detto l’azzurro Gianfranco Rotondi: “Renzi può far fuori Conte dal governo, ma non fermarlo come leader politico”.
Chi potrebbe far parte del governo Conte
Con l’idea di un possibile partito di Conte post crisi di governo, è iniziato anche il totonomi degli ipotetici deputati che sarebbero disposti a seguirlo. Si parla dei cosiddetti “responsabili”, coloro che si erano detti favorevoli a sostenerlo in questo momento così delicato per far in modo di andare avanti con la maggioranza giallo-rossa. Secondo Il Giornale, però, ci sarebbero anche quelli considerati “uomini di fiducia” di Conte. Si tratta di Mario Turco, l’attuale sottosegretario del Movimento 5 Stelle, “il trombettiere di Conte”. Poi ancora di Lucia Azzolina, del commissario straordinario all’emergenza Domenico Arcuri.
Potrebbero essere coinvolti, poi, altri personaggi della società civile. Tra i social, infatti, pare essere già iniziata a circolare una lettera “in sostegno di Conte”. Tra i vari firmatari, spiccano i nomi di Gianfranco Pasquino e Nadia Urbinati, ma anche quello del costituzionalista Massimo Villone e dell’ex senatore dell’Italia dei Valori Pancho Pardi. E’ chiaro, quindi, che Conte non verrebbe lasciato solo in un’ipotetica nuova corsa al governo. E a dimostrarlo, soprattutto, sono i sondaggi. >> Tutte le notizie di UrbanPost