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“Stare senza Renzi val bene una messa”: Di Battista senza freni contro l’ex premier

22/01/2021 10:48

Non ha dubbi Alessandro Di Battista: l’esclusione di Matteo Renzi dalla maggioranza può solo che portare del bene. Anche perché “non è ammissibile che uno che ha il 2% dei consensi di metta in testa di poter dettar legge agli altri”. Addirittura lo definisce “il peggio dell’establishment politico”, e non si tira indietro dall’ammettere di essere molto contento di non vederlo più all’esecutivo. Tanto che, pur di superare la crisi di governo, accetterebbe anche l’ipotesi di aprirsi a quei “responsabili” ex M5S o di Forza Italia, come Alfonso Ciampolillo e Mariarosaria Rossi. Di sicuro, però, secondo Di Battista non possono continuare le consultazioni con l’Udc: “Con chi è sotto indagini per associazione a delinquere nell’ambito di un’inchiesta di ‘Ndrangheta non si parla. Punto”, ha dichiarato.

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alessandro di battista lutto

Crisi di governo, Di Battista: “Renzi è il peggio dell’establishment politico”

Sebbene non ricopra nessun ruolo ufficiale, Di Battista continua a essere un punto di riferimento per il Movimento 5 Stelle, per i cittadini e anche per i giornalisti. Non poteva mancare, quindi, una sua dichiarazione riguardo alla crisi di governo e all’esclusione di Matteo Renzi dall’esecutivo. Un’esclusione che, ammette a La Stampa, non gli dispiace affatto. “Sono molto contento” che l’ex premier non sia più al governo. “Era ora: Renzi rappresenta ciò che è rimasto del Giglio magico, il peggio dell’establishment politico. Il governo andava assolutamente derenzizzato perchè non è ammissibile che uno che ha il 2% dei consensi di metta in testa di poter dettare legge agli altri”, ha dichiarato.

E gli sta bene anche se questo significa aprire le porte al sostegno di alcuni responsabili come il senatore ex 5S Alfonso Ciampolillo, espulso dal Movimento al termine dell’istruttoria sui mancati rimborsi. Oppure a Mariarosaria Rossi, ex fedelissima di Silvio Berlusconi. “Un governo senza Renzi val bene una messa. Quindi ben vengano anche Ciampolillo e la Rossi. Guardi, a mio avviso, l’importante è non stare dietro alle farneticazioni di Matteo Renzi. Continua a dire che il premier Conte ha fatto l’inciucio con Clemente Mastella. Ma che inciucio e inciucio se Mastella non siede neanche in Parlamento! Sono tutte polemiche sterili figlie del peggior renzismo”, ha affermato senza giri di parole.

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Di Battista: “L’importante è non avere più Matteo Renzi tra i piedi”

Riguardo a un possibile avvicinamento con l’Udc, poi, Di Battista è stato categorico: “Con chi è sotto indagini per associazione a delinquere nell’ambito di un’inchiesta di ‘Ndrangheta non si parla. Punto. Tutti sono innocenti fino a sentenza definitiva, ma non tutti possono essere interlocutori in questa fase. Si cerchino legittimamente i numeri in Parlamento tra chi non ha gravi indagini o condanne sulle spalle”, ha dichiarato. Infine, il grillino ha ammesso di non saper dire cosa potrebbe accadere in futuro al governo, certo è che il ritorno alle urne sarebbe la peggiore delle scelte. “L’unica cosa di cui sono certo è che il Paese in questo momento non può permettersi di andare alle elezioni.

Siamo in piena pandemia e ci sono mille problemi: dal rischio contagio ai seggi al fatto che gli italiani non apprezzerebbero certo di andare a votare per una crisi di governo in un momento tanto delicato a causa del covid e delle sue drammatiche conseguenze economiche. Non solo. Non mi pare certo eticamente giusto spendere 350 milioni di euro per mettere in piedi la campagna elettorale. Lo ripeto: l’unica soluzione impercorribile e inaccettabile alla crisi sono le votazioni. Abbiamo un capo del governo, Giuseppe Conte, e dobbiamo andare avanti. L’importante è non avere più Matteo Renzi tra i piedi”. >> Tutte le notizie di UrbanPost