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Crisi di governo, Gentiloni Premier e Draghi all’Economia: la nuova strategia di Renzi

28/01/2021 11:52

Matteo Renzi potrebbe cambiare di nuovo le carte in tavola. La crisi di governo da lui messa in piedi non si è ancora consumata, e i rumors che arrivano dal quartier generale potrebbero aprire una nuova pista. Non solo, perchè oggi è atteso il colloquio tra Mattarella e il leader di Italia Viva, una riunione che potrebbe mettere sul piatto nuovi scenari. Si parla infatti dell’ipotesi che Renzi proponga di dare l’incarico da Premier a Paolo Gentiloni, e di spostare Conte al ruolo di commissario europeo. E non è tutto: pare che Renzi possa essere disposto anche a sostenere Mario Draghi come ministro dell’Economia.

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Crisi di governo, Renzi potrebbe proporre Draghi all’Economia

L’idea di Mario Draghi al ministero dell’Economia stuzzicherebbe molti. E dimostra anche la furbizia di Matteo Renzi. Sa benissimo di dover rimanere in partita, così da poter continuare a giostrarla. Chiudere con Conte significherebbe essere tagliati fuori definitivamente, e questo non andrebbe bene. Perciò, come riporta Repubblica, da una parte bolla le mosse del Presidente dimissionario, reputandole gravissime per quanto riguarda i dimissionari. Dall’altra, poi, sembra essere sempre più vicino al dichiarare: “Volete andare avanti così? Anche il Pd vuole questo? Perfetto, fate pure da soli, auguri”. Difficile però pensare che si metterà da parte in questo modo.

crisi di governo

Il calendario delle consultazioni di oggi

Ora Conte deve riuscire a rimettere in qualche modo indietro il tempo: deve convincere tutti di essere l’unico possibile punto di equilibrio per questo governo. Deve raccogliere sufficienti “costruttori”, perchè l’idea di dover tornare a contrattare con Matteo Renzi proprio non gli piace. In base alle proposte che oggi verranno presentate, quindi, potrebbe essere un giorno piuttosto significativo. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella incontrerà il gruppo Per le autonomie del Senato, i ruppi Misti del Senato e della Camera e il gruppo Europeisti-Maie-Cd. Dopodiché sarà il turno di Liberi e Uguali, di Italia Viva e infine del Partito Democratico. Domani, il presidente della Repubblica, invece, si incontrerà con la coalizione di centrodestra, quindi Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia, e con il M5S. >> Tutte le notizie di UrbanPost