«Spero che gli italiani, nella Pasqua di resurrezione, possano scegliersi un governo». Così il leader della Lega Matteo Salvini, ospite di “Live, non è la D’Urso”, il programma domenicale in onda su Canale 5, sottolineando ancora una volta la necessità di andare al voto. Non è aperto al dialogo il segretario del Carroccio: per lui la crisi di governo innescata dal capo di Italia Viva Matteo Renzi potrebbe risolversi soltanto con un ritorno alle urne.
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Salvini: «Spero che gli Italiani a Pasqua possano scegliersi il governo»
«Penso che questo Parlamento di “viandanti” non possa risolvere i problemi degli italiani. Si investano due mesi per far votare i cittadini, come avviene in tutta Europa, per avere poi 5 anni in cui occuparsi di salute, scuola e lavoro», ha dichiarato Matteo Salvini. Il leader della Lega da giorni continua a chiedere le elezioni anticipate: «Nella maggioranza se la stanno cantando e suonando tra di loro. Il problema è che il Parlamento è fermo, così come è fermo il piano vaccinale». Quanto ad Arcuri, secondo Salvini «ha fallito, su tutta la linea, è pure commissario per l’Ilva di Taranto…». Per l’ex ministro dell’Interno: «La pandemia non può fermare la democrazia. Dobbiamo restituire la parola agli italiani anziché perdere due anni nel seguire i litigi tra Conte, Renzi, Zingaretti e Di Maio. Il Parlamento deve occuparsi di scuola, non di teatrini. Ricordo la spesa di 400milioni per i banchi con le rotelle, con quei soldi avremmo potuto ampliare le aule, assumere insegnanti precari e investire nei sistemi di aerazione», ha rimarcato a “Live non è la D’Urso”.
«Ho in mente un’Italia fondata su sviluppo e lavoro, non su bonus e assistenza»
Come dicevamo ad inizio articolo, Salvini esclude l’ipotesi di un governo di unità nazionale: «Per fare cosa? Come faccio ad andare con un PD che vuole cancellare i decreti sicurezza, aumentare l’età pensionabile e che si oppone alla flat tax. Ho in mente un’Italia fondata su sviluppo e lavoro, non su bonus e assistenza». Leggi anche l’articolo —> Draghi premier, Renzi: «L’ho sentito più volte», le telefonate che “affossano” il Conte Ter