Allarme da Ginevra: l’impegno sul Coronavirus distoglierebbe dalle altre malattie, rallentando pure le campagne di vaccinazione. Il bilancio dei decessi “per” e “con” Covid-19 è pari ad un milione e trecentomila. Un dato però mendace, le vittime sono già molte di più: lo sforzo di contenere la pandemia e curare i pazienti positivi ha spostato, infatti, le attenzioni del sistema sanitario da altri morbi e disturbi non meno gravi. Le cifre, riportate da “Repubblica”, estrapolate dalla Federazione internazionale Croce rossa – Mezzaluna rossa, non lasciano spazio ad ambiguità: il bilancio complessivo della pandemia dunque, tra cure trascurate, operazioni chirurgiche rinviati e campagne di vaccinazione annullate, è il doppio.
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Croce Rossa mette in guardia: «Coronavirus toglie risorse», milioni moriranno senza cure
«Alla Croce rossa abbiamo parlato da subito di impatto diretto sulla salute delle persone colpite e indiretto sulle altre patologie. Il problema è reale: secondo un rapporto dell’Organizzazione mondiale per la sanità 90 Paesi su cento segnalano problemi ai servizi sanitari essenziali. E questo vale soprattutto per i Paesi a basso livello di sviluppo», ha dichiarato Emanuele Capobianco, direttore Sanità della Federazione. E non c’è un settore scientifico che non sia stato colpito: «Parliamo di vaccinazioni: la pandemia ha colpito il 70 per cento dei programmi, mettendo a rischio 80 milioni di bambini, che non sono stati immunizzati contro la difterite, il morbillo, la poliomielite. Stiamo parlando dell’equivalente di dieci volte la popolazione della Svizzera».
«Si dà priorità alla diagnostica del virus, tutto il resto viene considerato non essenziale»
A proposito delle campagne di vaccinazione un altro dato è preoccupante: «La paura della popolazione, che non si avvicina ai centri sanitari per timore del contagio». Questo significa che le malattie ritenute pericolose diventano letali. Non solo: anche la prevenzione e l’accesso ai servizi diagnostici ne hanno risentito fortemente. L’Oms in questi giorni ha segnalato che sono scese drasticamente le visite nei pronto soccorso. Al collasso anche il sistema di trattamento dei tumori e i servizi sanitari legati alla salute mentale. «Si dà priorità alla diagnostica del virus, tutto il resto viene considerato non essenziale», ha sottolineato Capobianco. Leggi anche l’articolo —> Covid, il bollettino di oggi: 40.902 nuovi casi e 550 morti, +60 in intensiva