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Dal Settecento all’era digitale: il croupier non cambia mai

08/02/2022 11:03

La stampa settecentesca “Banco to the knave” è una meraviglia artistica che mostra come quasi trecento anni fa i tavoli dei casinò funzionassero allo stesso modo di oggi. I giocatori seduti l’uno accanto all’altro con le carte in mano e il croupier che, abilmente, sposta fiche da una parte all’altra della tovaglia per premiare i vincitori di ogni round. Pochi sanno che fu proprio Venezia, quando era ancora la Repubblica Serenissima, a ospitare la prima sala del mondo, mentre il resto d’Europa già pullulava di bische più o meno ufficiali. Il gioco d’azzardo, insomma, è un’attività radicata nell’animo umano e raffigurata in secoli di arte tra fortune vinte e patrimoni dilapidati. Se le sale virtuali come Bet20 login sono oggi visibili non su quadri a olio, ma su schermi LCD anche minuscoli, poco è cambiato nella dinamica di roulette, poker e affini.

La figura del croupier, il cui ruolo, il volto enigmatico e i movimenti studiati si sono mantenuti intatti anche nelle rumorose sale moderne di Las Vegas o Macao, rischiò di scomparire con l’avvento dei primi software da gioco. L’evoluzione tecnologica alla fine degli anni Novanta sembrava inarrestabile e l’uscita dei primi poker virtuali, in cui il banco era gestito interamente dal computer, appariva a molti come il primo passo verso il pensionamento dei casinò. Fu la reazione inaspettata del pubblico di giocatori, soprattutto quelli più esperti ed esigenti, a cambiare il corso della storia e forzare le aziende sviluppatrici di software a elaborare nuove soluzioni.

Il ritorno dei croupier è stato accolto da una formula ibrida che ha permesso di combinare tra loro l’interconnettività della rete, la comodità dei dispositivi mobili e il tocco umano che per un attimo sembrava destinato a perdersi. Il primo fattore utilizza al meglio la banda larga e il 5G di ultima generazione per mettere in collegamento streaming tavoli da gioco che si trovano in un luogo fisico, diversi quindi da quelli virtuali, e i giocatori che vi partecipano, indipendentemente dalla localizzazione geografica. Il secondo permette, invece, di accedere a una partita da tutti gli schermi, che si tratti del computer di casa o dell’ufficio o degli smartphone con schermi pieghevoli di ultima generazione. E come dimenticare il terzo elemento? Sostituiti per breve tempo da un anonimo sistema informatico, relegato ora a un fenomeno di nicchia, i croupier raggiungono ora il mondo intero grazie ai software di Atmosfera, Evolution e altri provider di prim’ordine.

(Fonte immagine: Wikimedia Commons)