Vai al contenuto

Davide Lacerenza Gintoneria chiusa, licenza sospesa: droga, assembramenti e rissa

31/08/2020 19:03 - Aggiornamento 31/08/2020 19:04

Il questore di Milano Sergio Bracco ha disposto la chiusura de “La Gintoneria”, noto locale lombardo di proprietà dell’imprenditore Davide Lacerenza. Una disposizione arrivata dopo le segnalazioni degli ultimi due mesi a proposito della presenza di spaccio di droga all’interno del bar. La decisione tiene conto però anche di diversi assembramenti potenzialmente pericolosi per il contagio da Covid. ‘Fanpage’ parla anche di una rissa, avvenuta il 2 luglio, che ha visto coinvolti due addetti alla sicurezza, oltre che un passante. I tre hanno avuto un’accesa discussione poi degenerata. Uno degli uomini, dopo essere stato ripetutamente spintonato, è finito a terra.

leggi anche l’articolo —> Salvini rilancia slogan dei Ringo, scoppia putiferio sui social: Barilla nega autorizzazione

Davide Lacerenza

Davide Lacerenza Gintoneria chiusa, licenza sospesa: droga, assembramenti e una rissa

Schiamazzi notturni, spaccio di droga e violazione delle norme anti Coronavirus: questi gli elementi che hanno spinto il questore di Milano Sergio Bracco a disporre la sospensione della licenza per 10 giorni del locale “La Gintoneria di Davide”, che si trova in via Napo Torriani 15, a Milano. Il locale molto frequentato dai vip appartiene a Davide Lacerenza, imprenditore, che si era fatto notare sui social per alcuni comportamenti stravaganti.

La sospensione è stata notificata venerdì scorso, 28 agosto 2020, dai poliziotti del Commissariato Garibaldi Venezia. In una nota della Questura si leggono le motivazioni della decisione: “Sono giunte diverse segnalazioni di attività illecite all’interno del locale come lo spaccio di droga e l’assembramento di persone, in evidente contrasto con la normativa per il contenimento del Covid-19”.

Davide Lacerenza

Grida, rumore e schiamazzi fino a tarda sera

“L’esercizio pubblico è stato anche oggetto di esposti presentati da alcuni cittadini della zona che hanno lamentato grida, rumore e schiamazzi fino a tarda sera, così da disturbare il riposo notturno”, si legge sempre nella nota. Come riporta ‘Fanpage’ “si tratta di un provvedimento preso nell’ambito dell’attività di prevenzione e controllo del territorio e monitoraggio dei locali pubblici svolta dalla polizia di Stato per contrastare i fenomeni di criminalità, ai sensi dell’articolo 100 del Tulps”. Leggi anche l’articolo —> Covid, bollettino di oggi: nuovi contagi sotto quota mille (+996)