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Scontro Littizzetto-Pillon sulla legge Zan: la replica furiosa del leghista

19/04/2021 12:06 - Aggiornamento 19/04/2021 18:28
Simone Pillon risponde alla ‘letterina’ di Luciana Littizzetto, che a Che tempo che fa si è rivolta al senatore leghista. Simone Pillon è uno dei principali oppositori alla legge proposta del senatore Pd Alessandro Zan, che –  molto in breve – vuole riconoscere i reati mossi da omotransfobia e punirli come tali. La risposta infuriata del senatore non ha tardato ad arrivare.
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Lo sfottò di Luciana Littizzetto

Ieri sera, 18 aprile, Luciana Littizzetto ha usato il suo spazio nel programma Rai Che tempo che fa per parlare al senatore Pillon a proposito del Ddl Zan. “Non vedo cosa ci sia di strano – ha detto la comica torinese parlando del disegno di legge Zan -. Anzi mi sembra strano che non esista già un decreto così. Ma scusa. Abbiamo abolito la segregazione razziale, la pena di morte, abbiamo messo fuori legge il delitto d’onore, abbiamo imparato a costruire le fogne e a non buttare la merda dalle finestre, e siamo ancora qui a discutere se sia lecito insultare o picchiare gli omosessuali?”.

La risposta su Facebook di Pillon

Puntuale questa mattina su Facebook la risposta stizzita del senatore Simone Pillon. “Mia cara Lucianina, Lucy, gambino di sedano, ti posso fare una domandina? Ma tu hai letto il codice penale? E il ddl Zan, lo hai letto? o leggi solo le veline che ti passa il PD? – accusa Pillon. Se tu li avessi letti, avresti scoperto una cosa carina, e cioè che già oggi, con le leggi in vigore, “se tu insulti o picchi una persona per via del suo orientamento sessuale o per il suo genere o per la sua disabilità, devi subire una condanna pecuniaria o penale”. Anzi, applicando il già vigente art. 61 puoi ottenere pene aggravate per chi sia così stupido o pericoloso da aggredire qualcun altro perché gay, o perché non la pensa come lui”.
“Il ddl Zan dice che donna non è la persona con i cromosomi xx, ma anche un maschio che si sente donna. E a lui spettano quote rosa, gare sportive femminili, diritti delle donne. Il ddl Zan dice che sarà punita la semplice istigazione alla discriminazione contro i diritti LGBTQ+, e siccome tra i diritti pretesi ci sono il matrimonio e i figli, chiunque farà propaganda contro il matrimonio gay o l’utero in affitto si beccherà da 2 a 6 anni di reclusione”, continua a spiegare Pillon.
“Il ddl Zan dice che, con la scusa della “giornata nazionale contro omofobia, bifobia, lesbofobia e transfobia” bisogna insegnare ai bambini fin dai 3 anni, l’ideologia gender. Noi, cara Luciana, rispettiamo tutti, e non vogliamo che ci siano alcuni più uguali di altri. Tu invece rispetti solo chi ti pare, e ti permetti di diffamarmi, dicendo che ho la testa vuota. Meriteresti una querela, ma il mio Maestro mi ha insegnato a non rispondere al male col male, perciò stai tranquilla, non sarai accusata di pillonfobia. Solo, la prossima volta, visto che sei democratica, ricordati di garantire il contraddittorio. È facile sparare addosso agli assenti…”
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“Oltretutto lo stipendio te lo paghiamo tutti, e tutti abbiamo diritto di essere rappresentati nella tv pubblica, no? PS: io non penso di essere caxxialtruifobico, come dici. Per conto mio ognuno faccia come gli pare, anche sul soffitto se gli piace. Ma se limitano la mia libertà di pensiero, e più ancora se cercano di legittimare indirettamente pratiche orrende come l’utero in affitto o peggio se cercano di andare nelle scuole a indottrinare i miei figli, allora è mio dovere alzarmi in piedi”. >> Tutte le notizie di gossip