Il ddl Zan è in aula al Senato. Questo è la settimana decisiva: la legge contro l’omotransfobia potrebbe ricevere l‘approvazione o il rinvio. La maggioranza continua a essere divisa. Il Pd, il M5s e Leu premono per l’approvazione della legge senza modifiche. La Lega e il centrodestra però non ci stanno e vorrebbero “bloccare o quanto meno modificare” il testo. Italia Viva ha già annunciato la presentazione di emendamenti.
Ddl Zan Senato, approvazione o rinvio: la maggioranza è divisa
I due schieramenti attualmente sono composti da chi vuole vedere la legge approvata senza modifiche del testo e chi vorrebbe un testo differente. C’è chi sceglie una strada più prudente. La legge dovrebbe essere approvata al più presto e si può trovare un compromesso. Lo afferma Marcucci (Pd): “Non diciamo o legge o morte”. Il deputato dem ha chiesto a Letta infatti di cambiare strategia e di non impuntarsi sul testo originale, perché il rischio è che non riceva l’ok in aula. “Se diciamo ‘o legge o morte’, la morte è assicurata. C’è tempo per arrivare a un compromesso”.
Ma anche all’interno di Pd e M5s non tutti sono convinti della legge contro l’omotransfobia. Il rischio è quello che alcuni approfittino del voto a scrutinio segreto, per andare contro la decisione del proprio partito.
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Renzi cerca l’accordo, la Lega il rinvio
A parlare di un accordo tra i partiti è Matteo Renzi, leader di Italia Viva. “Con un accordo, la legge Zan verrebbe approvata in Senato in due giorni. Vogliamo portarla a casa o vogliamo fare una battaglia di principio? Perché se si vuole trovare un accordo lo si fa, se si vuole andare alla conta dei voti per far contenti quelli che vogliono la bandierina, tenete la bandierina, ma se poi si va sotto sapete di chi è la colpa”. La Lega invece, come ha già annunciato più volte, non intende approvare il testo originale del decreto legge e ha l’obiettivo di riportare il ddl in Commissione.>>Tutte le notizie