Il nuovo decreto Ucraina bis, chiamato anche Taglia prezzi, già approvato in Senato e in attesa di definitiva conversione in legge con voto alla Camera prevede una serie di misure per contenere l’aumento dei costi. In particolare, dovrebbe toccare il taglio delle accise sul carburante, l’estensione dei termini per rateizzare le bollette, una stretta sui bonus edilizi e una rateizzazione delle multe per le quote latte. L’obiettivo, infatti, è quello di tentare di frenare gli effetti della guerra in Ucraina sull’economia italiana.
Decreto Taglia prezzi, la misura sulle accise
Con il Decreto Taglia prezzi si conferma, almeno fino al prossimo 8 luglio, la rimodulazione delle accise sui carburanti, così da poter mantenere sotto i 2 euro al litro i prezzi di benzina, diesel e gpl. Più nel dettaglio, si prevede un taglio di 30 centesimi al litro. Per quanto riguarda il gas da autotrazione, l’aliquota scende a zero, mentre l’Iva è al 5%. E i datori di lavoro privati possono concedere un incentivo esentasse per pagare la benzina ai propri dipendenti. Il bonus, però, può valere massimo 200 euro e non concorre alla formazione del reddito.
In termini di bollette, invece, il Decreto Taglia prezzi prevede di far crescere la platea dei beneficiari dei bonus sociali per l’energia elettrica e il gas, per tutto il periodo compreso tra il 1 aprile e il 31 dicembre. In questo caso, per accedere alla misura bisogna poter dimostrare un Isee inferiore a 12 mila euro, e l’importo del bonus consiste in uno sconto direttamente in bolletta, senza una somma corrisposta al richiedente. La possibilità di rateizzare le bollette di luce e gas per i clienti domestici se ci sono delle fatture non pagate, poi, viene estesa per il periodo tra il 1 gennaio e il 30 giugno 2022. In questo caso le società venditrici devono offrire al cliente un piano di rateizzazione che non duri più di 10 mesi, senza applicare alcun interesse.
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Decreto Taglia prezzi, la stretta sui bonus edilizi
All’interno del Decreto Taglia prezzi, inoltre, si prevede anche un cambio di rotta per l’utilizzo dei bonus edilizi. Dal 1 luglio 2023, quindi, per poterli sfruttare in lavori di valore superiore a 516 mila euro, bisognerà rivolgersi a imprese con certificazione Soa. Inizialmente quest’ultima era richiesta solamente alle aziende che volevano partecipare ad appalti pubblici ma, a causa delle numerose truffe, è stata estesa. Per le imprese, poi, sarà obbligatoria a partire dal 1 gennaio 2023. Entro quella data, quindi le aziende dovranno dimostrare di aver fatto richiesta agli enti certificatori.
Infine, le regole per bar, ristoranti ed esercizi commerciali. Potranno continuare a utilizzare tavoli e sedie all’aperto per l’intera stagione estiva, senza dover inoltrare alcuna richiesta, pagando per il suolo pubblico. I produttori di latte che vogliono rateizzare le multe per le quote, poi, potranno inoltrare di nuovo la richiesta, con i termini prorogati per 60 giorni. Questa misura è indirizzata ai “debitori del prelievo destinatari di atti di riscossione coattiva da parte dell’Agenzia delle Entrate”. >> Tutte le notizie di UrbanPost