Delitto di Bolzano: vanno avanti senza sosta le ricerche del corpo di Peter Neumair. L’uomo, 63enne insegnante in pensione, era scomparso insieme alla moglie Laura Perselli la sera del 4 gennaio scorso. Il corpo della donna, recuperato dalle gelide acque dell’Adige, ha permesso alla magistratura inquirente di constatare che la causa del suo decesso sia avvenuta per strangolamento.
Una morte violenta che, sempre secondo il quadro accusatorio, le sarebbe stata inferta dal figlio 30enne Benno, dal 29 gennaio in carcere con la terribile accusa di duplice omicidio e occultamento di cadavere.
Trovati oggetti e indumenti nell’Adige: appartengono a Peter e Laura Neumair?
Anche nella mattinata di oggi, 23 febbraio, i carabinieri subacquei di Genova hanno scandagliato le acque del fiume in un punto in cui il suo corso si dirama. Nelle scorse ore sarebbero stati rinvenuti, proprio nell’area sottostante il ponte di località Ischia Frizzi, diversi oggetti ed indumenti, sebbene ancora non sia chiaro se attinenti con le ricerche e appartenerti ai coniugi Neumair. Anche se la pista investigativa più caldeggiata è quella secondo la quale Benno avrebbe gettato i cadaveri dei genitori dal ponte, restano in piedi anche altre ipotesi.
Il corpo di Peter potrebbe essere stato sepolto sul Renon. Come ipotizzano gli inquirenti, fin dalle prime ore successive alla denuncia di scomparsa il giovane avrebbe cercato in ogni modo di depistare le indagini e disorientare i cani molecolari. Non sarebbe quindi da escludere che abbia ordito un piano di occultamento studiato fin nei dettagli, e nascosto i corpi dei genitori in due luoghi diversi.
I vestiti di Benno lavati dall’amica: attesa per l’esito delle analisi
Martina, l’amica di Benno che vive ad Ora, è ancora indagata come atto dovuto per favoreggiamento. Nella sua abitazione il 30enne ha trascorso le ore successive alla scomparsa dei genitori. Benno dopo aver fatto la doccia a casa sua, si cambiò d’abito lasciando lì i suoi indumenti sporchi. Vestiti che lei ha lavato e non restituito al giovane. Perché? L’undici gennaio Martina andò da Benno ma non gli portò quegli abiti. Solo il 23 gennaio li consegnò agli inquirenti. Un ritardo sul quale gli investigatori vogliono vederci chiaro. Si tratta di una casualità? Quei vestiti sono stati lavati, quindi c’è il rischio che eventuali tracce di sangue e/o Dna riconducibili ai signori Beumair siano andate perdute per sempre. Le analisi su di essi servirà a tentare il tutto per tutto.
La donna dovrà anche spiegare agli inquirenti perché non abbia ritenuto alquanto strano il comportamento di Benno. Sebbene i due avessero programmato di trascorrere insieme la notte, infatti, il ragazzo si presentò a casa sua in ritardo, con indumenti da mettere in lavatrice … Potrebbe interessarti anche —> Benno Neumair: prove di depistaggi e premeditazione, cosa sta emergendo