Ieri sera, 13 ottobre 2020, nel programma “Di martedì” in onda su La7, Giovanni Floris ha invitato anche la ministra dell’istruzione Lucia Azzolina. Il tema caldo dell’intervista alla ministra era la didattica a distanza nelle scuole superiori. La posizione della Azzolina è stata chiara: gli studenti non vanno lasciati a casa.
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Il caso sollevato dalla Commissione Trasporti
La Commissione Trasporti della Conferenza delle Regioni ha attaccato la Azzolina sulla questione della didattica a distanza. La commissione sostiene infatti che non c’è abbastanza disponibilità di trasporti pubblici per garantire le distanze dettate dal governo. Si calcola che con il 50% di capienza massima consentita 300mila persone rimarrebbero a piedi. “Abbiamo proposto al Governo la didattica a distanza per le scuole secondarie superiori per diminuire i picchi di utenza nelle grandi aree urbane” ha proposto la commissione. “Il tendenziale è lo stesso delle settimane precedenti. Con questi dati dovrei lasciare gli studenti a casa?”. Così ha risposto la ministra, con un categorico no alla didattica a distanza. Inoltre la ministra ha affermato in un’intervista all’Ansa che “I ragazzi sono felici di essere tornati a scuola. E ci devono rimanere. Anche per quelli più grandi la didattica in presenza è fondamentale perché garantisce formazione ma anche socialità”.
Speranza, niente didattica a distanza
Anche il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha ribadito che le scuole non vanno chiuse. “Lavoriamo perché le scuole possano continuare a funzionare in presenza”, ha affermato a “Di Martedì”. Il ministro ha poi confermato che chiudere le scuole “è stata la scelta più difficile”. Secondo il ministro Speranza e la ministra Azzolina i giovani hanno bisogno della scuola fatta in presenza. Il rapporto diretto con i professori e gli altri alunni, non sono sacrificabili. La ministra Azzolina ha poi rassicurato: “La scuola ha dato tanto, abbiamo lavorato tutta l’estate per riportare gli studenti in presenza. A scuola ci sono regole, distanziamento, gel, mascherine. Nella giornata di uno studente e’ il momento più sicuro”. >> Tutte le news di urban post