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Diego Armando Maradona autopsia effettuata, causa della morte: il “sospetto” dietro l’infarto

26/11/2020 09:59 - Aggiornamento 26/11/2020 10:11

26 novembre 2020. Diego Armando Maradona si è spento ieri all’età di 60 anni. A poche ore di distanza dalla morte è stata effettuata l’autopsia preliminare che, secondo alcune indiscrezioni, avrebbe stabilito che l’ex calciatore è morto per un’ «insufficienza cardiaca acuta», evidenziata in un paziente con miocardiopatia dilatativa. Nelle ultime ore diverse voci si sono fatte spazio: dietro l’infarto, che ha sorpreso l’allenatore nella sua casa del Tigre, quartiere bene di Buenos Aires, per alcuni potrebbe esserci lo spettro degli eccessi che hanno minato il fisico del campione.

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Diego Armando Maradona autopsia effettuata, causa della morte: il “sospetto” dietro l’infarto

In un articolo di Libero di stamani si legge: “La domanda giusta, dunque, è: cos’ha provocato l’infarto? Dalla cocaina e dalla droga, Diego sembrava esserne uscito. Ma come ammesso dal suo ex medico personale Alfredo Cahe, negli ultimi anni la polvere bianca che ne ha condizionato il triste e polemico finale di carriera, era stata sostituita dall’alcol. Aveva scelto il buen retiro del quartiere San Andrés consigliato dalla ex moglie Claudia Villafane e dalle figlie Giannina e Dalma. Per essere più vicine a loro e soprattutto più vicino alla clinica dove solo l’11 novembre scorso era stato operato d’urgenza al cervello per un edema”.

E ancora: “La convalescenza era difficile, le condizioni psicofisiche di Maradona precarie. Si parlava da tempo di depressione, di stati d’ansia crescente legati sia al lockdown da coronavirus sia alle recentissime celebrazioni per il suo 60esimo compleanno, evento in pompa magna a cui Maradona ha potutto giusto far presenza, perché già ridotto a un’ombra di sé”.

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Maradona autopsia, dopo l’esame il corpo è stato trasportato nella Casa Rosada, dove è stata allestita la camera ardente

Ad ogni modo i medici hanno eseguito l’autopsia preliminare. L’esame ha stabilito che Diego Armando Maradona è morto per un’insufficienza cardiaca acuta evidenziata in un ‘paziente con miocardiopatia dilatativa’. L’autopsia è stata eseguita tra le 19.30 e le 22 di mercoledì. Poche ore dopo la morte, nell’ospedale di San Fernando. L’insufficienza cardiaca avrebbe determinato ‘un edema polmonare acuto’. A dare la notizia i quotidiani argentini il ‘Clarin’ e ‘La Nacion’, ma anche il sito italiano ‘Fanpage’. Per avere il risultato definitivo (per dare una risposta alle domande di “Libero”), bisognerà attendere l’esito degli esami tossicologici. Soltanto questi ultimi potranno far capire se Maradona aveva assunto farmaci, sostanze stupefacenti o alcol. 

Maradona autopsia, cosa altro sappiamo? Il procuratore generale di San Isidro, John Broyard, ha dichiarato che gli esami preliminari avevano escluso comunque “ogni segno di attività criminale e di violenza”. I familiari dell’allenatore hanno chiesto ai medici che hanno effettuato l’autopsia di non portare con sé i rispettivi di telefoni cellulari, perché preoccupati che venissero scattate delle foto inappropriate. Dopo l’esame autoptico il corpo di Maradona è stato trasportato nella Casa Rosada. Qui è stata già allestita la camera ardente. Una protocollo che L’Argentina segue soltanto con i capi di stato. Leggi anche l’articolo —> Diego Armando Maradona è morto, addio al “Pibe de Oro”: il mondo del calcio in lacrime