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Domenica delle Palme, qual è il significato dell’ulivo: perché la scelta dell’asino non è casuale

28/03/2021 09:25 - Aggiornamento 28/03/2021 09:33

Oggi, domenica 28 marzo 2021, si celebra la Domenica delle Palme, una festività che ha un significato specifico nella liturgia cattolica e che segna l’avvio alla Settimana Santa. In questo giorno si ricorda il trionfale ingresso a Gerusalemme di Gesù, in sella ad un asino e acclamato dalla folla che lo salutava agitando rami di palma. Una ricorrenza che affonda le sue origini nel “Sukkot” ebraico e che viene osservata da ortodossi e protestanti.

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Domenica delle Palme, qual è il significato dell’ulivo: perché la scelta dell’asino non è casuale

Nel calendario liturgico cattolico, con la Domenica delle palme prende avvio la settimana santa, ma non termina la quaresima, che finirà solo con la celebrazione dell’ora nona del giovedì santo, giorno in cui, con la celebrazione vespertina si darà inizio al sacro triduo pasquale. Nella religione cattolica questa giornata è simboleggiata da un ramoscello di ulivo e prende spunto da una scena del Vangelo, con l’ingresso di Gesù in sella ad un asino trionfante a Gerusalemme. Gesù osannato come un re, ma sopra un’asina per simboleggiare umiltà e mitezza. La scelta di quest’ultimo e non del cavallo come animale non è casuale e riveste un forte richiamo simbolico. Difatti l’asino nelle tradizioni dell’antico Oriente è creatura pacifica, mentre il cavallo è un animale da guerra. Tra l’altro il primo è un chiaro riferimento alla tradizione millenaria del presepe. Alla nascita di Gesù infatti oltre al bue nella Capanna era presente un “asinello”.

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L’episodio raccontato in tutti e quattro i Vangeli

L’episodio, raccontato da tutti e quattro gli evangelisti, avviene una settimana prima dalla morte in croce. Riportiamo le parole dell’apostolo Giovanni: «Sei giorni prima della Pasqua, Gesù andò a Betània, dove si trovava Lazzaro, che egli aveva risuscitato dai morti. 2 E qui gli fecero una cena: Marta serviva e Lazzaro era uno dei commensali. […] Intanto la gran folla di Giudei venne a sapere che Gesù si trovava là, e accorse non solo per Gesù, ma anche per vedere Lazzaro che egli aveva risuscitato dai morti.. [..] 12 Il giorno seguente, la gran folla che era venuta per la festa, udito che Gesù veniva a Gerusalemme, 13 prese dei rami di palme e uscì incontro a lui gridando: Osanna! Benedetto colui che viene nel nome del Signore, il re d’Israele!».

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La Domenica della Palme 2021: le radici nella festività ebraica di “Sukkot”

La domenica della palme, come dicevamo, trae origine dalla celebrazione della festività ebraica di Sukkot, la “festa delle Capanne”. Allora i fedeli arrivavano in massa in pellegrinaggio a Gerusalemme e salivano al tempio in processione. Ognuno portava in mano il lulav, un piccolo mazzetto composto dai rami di tre alberi: la palma (simbolo della fede), il mirto (emblema della preghiera) e il salice (le cui foglie rimandano per forma alla bocca chiusa dei fedeli in silenzio nell’atto di pregare). Leggi anche l’articolo —> Giovanni Palatucci, anche Venezia commemora il “Giusto” che salvò migliaia di ebrei