Da settimane il Donbass è sulle pagine di tutto il mondo, ma di cosa si tratta? Il Donbass, che significa bacino del Donec, è un’area dell’Ucraina orientale suddivisa in tre oblast’ (che in russo, grossomodo, corrisponde alle nostre regioni), tra cui quello di Donetsk, che è la città principale, quello di Luhansk e quello di Dnipropetrovsk. Un’area che dista da Kiev, la capitale dell’Ucraina, circa 700 km. Una terra che è quasi tutta a predominanza russa: a partire dalla lingua. Ed è proprio facendo leva su questo che Vladimir Putin ha deciso di fare il suo gioco nel Donbass. Tutti ricorderete il discorso delirante con cui lo zar ha proclamato l’indipendenza della Repubblica di Donetsk e della Repubblica di Luhansk, che sono solo una parte dei rispettivi oblast’.
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Cos’è il Donbass e perché è tanto importante per Putin
Le motivazioni dell’escalation sarebbero da trovare nel passato. Almeno dal 2014, cioè da quando la Russia invase la Crimea, penisola dell’Ucraina meridionale, che oggi è una Repubblica autonoma di fatto federata alla Russia. È in quei giorni che i nostalgici dell’ex Unione Sovietica, incoraggiati dalla propaganda del Cremlino, hanno preso a farsi sentire anche nel Donbass. “I ribelli filo russi, armati e finanziati da Mosca, riuscirono a prendere il controllo di una parte del territorio, dichiarandone l’indipendenza e chiedendone la secessione dall’Ucraina attraverso un referendum. Referendum che secondo gli organizzatori si chiuse con percentuali bulgare a favore dell’indipendenza. Dopo 13mila morti, città abbandonate e migliaia di civili in fuga, gli scontri si fermarono – almeno ufficialmente – con gli accordi di Minsk, siglati nel 2015 da Russia e Ucraina. Gli accordi prevedevano il ritorno delle regioni ribelli all’Ucraina, in cambio di maggiore autonomia. Ma non sono mai stati rispettati veramente”, spiega Biagio Simonetta su «Il Sole 24 ore».
L’eccezione della città enclave di Mariupol
Ma perché è così importante il Donbass per Putin? Si tratta di una vasta area dell’Europa orientale, appartenente quasi per intero all’Ucraina e per un piccolo tratto alla Russia. Comprende parte del bacino del Donez e dello Dnepr. E lì sono presenti vasti giacimenti di carbone. La vicinanza dei giacimenti di minerali di Krivoj Rog ha favorito il sorgere dell’industria siderurgica, cui si sono poi affiancati complessi meccanici, chimici e metallurgici. Da un punto di vista economico il Donbass, capite bene, che è piuttosto importante. Da un punto di vista culturale si può dire che sia più russa che ucraina. A scuola si studia la versione sovietica della storia. Anche la chiesa ortodossa locale si è staccata da quella ucraina per legarsi a quella della madre Russia. Nel contesto del Donbass, e nelle generali aspirazioni di Putin di ricostruire l’ursa, è da segnalare l’eccezione della città enclave di Mariupol. La città ucraina, con un passato cosacco e addirittura italiano, sul mare di Azov. Quella più martoriata da che è cominciata la guerra. Leggi anche l’articolo —> Quando durerà la guerra in Ucraina? L’ex generale Shamalov svela il piano segreto di Putin