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Angela Maria Corona fatta uccidere dalla nipote: il cadavere dilaniato dai cinghiali, confessione raccapricciante

24/04/2020 16:06 - Aggiornamento 24/04/2020 16:14

Donna uccisa a Bagheria: svolta agghiacciante nel delitto di Angela Maria Corona, che sarebbe stata uccisa su commissione e poi gettata in un fosso da sicari assoldati dalla nipote. La donna, 39enne, secondo quando trapela sarebbe stata tratta in arresto, e così i due presunti esecutori materiali del delitto, nella giornata di oggi, 24 aprile 2020.

Fatta uccidere dalla nipote su commissione: sconcertante confessione

La nipote della vittima messa alle strette dagli inquirenti avrebbe già confessato l’efferato delitto: “Ho deciso di fare uccidere mia zia perché da sempre mi ha maltrattato. Sin da bambina mi faceva mangiare gli scarafaggi e mi faceva lavare i denti dopo aver bagnato lo spazzolino nell’acqua del water”. A riportare le sue surreali parole Sky Tg24. Due i sicari arrestati per il delitto, entrambi di origine straniera, di 23 e 28 anni; sono accusati di omicidio e occultamento di cadavere. Anna Maria Corona, 47 anni, sarebbe stata strangolata martedì 14 aprile, il suo corpo occultato in un sacco di plastica e gettato nel dirupo di una stradina sterrata tra le campagna di Bagheria e Ciminna, nel Palermitano, dove è stato ritrovato due giorni dopo. La nipote della 47enne non sarebbe stata presente al momento del delitto ma nella fase successiva ad esso.

Angela Maria Corona, strangolata e gettata in un fosso: il cadavere dilaniato dai cinghiali

La nipote rea confessa era ricoverata da qualche giorno al centro grandi ustioni dell’ospedale Civico di Palermo per ustioni di secondo grado riportate alle gambe. Secondo il racconto del compagno della vittima, nipote e zia avrebbero avuto una furibonda lite durante la quale la vittima avrebbe lanciato dell’acqua bollente sulle gambe della nipote che però, interpellata dai medici dell’ospedale, aveva detto di essersele procurate quando la sua auto era andata a fuoco vicino il cimitero di Bagheria. I carabinieri poi avevano appurato che il rogo era stato doloso. Le indagini hanno altresì permesso di accertare che la rea confessa avrebbe consegnato circa 15mila euro ai presunti complici perché uccidessero la tanto odiata zia. Il denaro sarebbe stato rinvenuto in casa dei due uomini. Omicidio volontario premeditato e occultamento di cadavere, queste le accuse. Si apprende inoltre che la rea confessa avrebbe dichiarato di essersi pentita di quanto fatto e di aver tentato di togliersi la vita proprio in auto, dopo averla fatta cospargere di benzina. Leggi anche —> Morte Roberta Ragusa, Sara Calzolaio intercettata criticava gli inquirenti: «Sono le barzellette in persona»

Immagini tratte da video Il Giornale di Sicilia