Vai al contenuto

Dopo 8 mesi mamma e figlio di nuovo insieme: nella folla finirono in due barconi diversi

24/12/2020 19:09

Migranti, finalmente mamma e figlio sono insieme, ora possono abbracciarsi. E’ la storia che parte da un viaggio attraverso il Mediterraneo durato otto mesi e due barconi diversi. Dopo numerose peripezie una madre e il figlio di cinque anni sono riusciti a rincontrarsi dopo tutta questa lontananza. Il comune di Reggio Emilia è stato fondamentale per dare un lieto fine a questa triste storia. I dettagli della vicenda.

>> Savona, due migranti travolti e uccisi da un treno a Quiliano

Migranti

Mamma e figlio si ricongiungono dopo 8 mesi

Questa è una storia commovente che parla di migranti, per mesi separati a casa di un viaggio effettuato in due barconi diversi. Rispettivamente madre e figlio dopo tempo si sono ricongiunti. Tutto ha inizio nel giungo di quest’anno quando una giovane donna si presenta insieme ad un bambino al pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria. Dichiara di essere originaria della Costa d’Avorio e che quel bimbo non sta bene. La ragazza poco dopo confessa di non essere la madre del piccolo. La storia si infittisce perché il primo luogo la donna ha dichiarato di essere la zia della piccola creatura e infine racconta che si tratta del figlio di un’altra donna, conosciuta durante il lungo viaggio dalla Costa d’Avorio alla Tunisia, alla ricerca di un futuro migliore.

Quindi le due donne si sono incontrate nel porto appena prima di prendere le barche che le avrebbero portare in Italia ma, nella folla generale la madre e il bimbo capitarono in due imbarcazioni differenti. La madre chiese alla ragazza di prendersi cura del suo piccolo con la promessa si rimanere con lui fino all’attracco in Europa. Ma le due barche non avevo la stessa destinazione e quindi la ragazza con il figlio non suo arriva a Reggio Emilia invece la madre venne portata ad Agrigento.

Migranti Foto della mamma e del bimbo

Ieri la mamma e il figlio ricongiunti

Il bambino quindi per mesi si è trovato con una donna che non era sua madre mentre la sua mamma biologica lo stava perdutamente cercando ad Agrigento. Il piccolo e la giovane donna sono stati subito condotti in una struttura di accoglienza che ospita donne e bambini. Dopo qualche tempo la ragazza si è riuscita a mettere in contatto con l’amica bloccata ad Agrigento riuscendo anche a fare qualche videochiamate. Dopo molti passaggi burocratici, finalmente le istituzioni sono riuscite a permettere a madre e figlio di riabbracciarsi. Ora l’ultima parola spetta al Tribunale, a cui tocca stabilire come mamma e figlio possano vivere sotto lo stesso tetto.

La loro storia è stata raccontata dal Comune di Reggio Emilia e nello specifico il Sindaco, Luca Vecchi, oggi ha pubblicato un post dichiarando: «Una mamma che riabbraccia il suo bambino, “disperso” in un naufragio diversi mesi fa. Si sono rincontrati ieri, grazie al lavoro dei Servizi Sociali di Reggio Emilia, che ringrazio di cuore per il loro impegno, costante e silenzioso. In questo 2020 così difficile, questo abbraccio è uno dei regali di Natale più belli per tutti noi». >> tutte le news di Urbanpost