Il governo sembra pronto a voler fare di tutto pur di evitare che gli italiani si spostino durante le festività natalizie. Con il nuovo Dpcm di Natale, infatti, pare che stia valutando l’ipotesi di imporre la quarantena obbligatoria per chi rientra dalle vacanze all’estero. Nei giorni scorsi si era già parlato di un possibile coordinamento europeo per impedire di raggiungere le piste da sci ancora aperte, e proprio ieri il Presidente Conte lo ha ribadito durante l‘incontro con il Premier spagnolo Pedro Sanchez. Nel caso in cui non ci dovesse esserci l’accordo, però, l’esecutivo ha intenzione di intervenire duramente.
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Dpcm di Natale, quarantena obbligatoria per chi torna dalle vacanze
Si sta pensando di imporre la quarantena obbligatoria per chi rientra dalle vacanze all’estero, così da disincentivare gli italiani a spostarsi durante il periodo natalizio. Per Conte la parola d’ordine rimane cautela, di conseguenza il governo sconsiglia ogni tipo di spostamento non necessario, come sarebbe quello di trascorrere le festività fuori dal Paese. Nel caso in cui questo dovesse avvenire comunque, nel nuovo Dpcm di Natale si sta valutando l’ipotesi di inserire una serie di controlli mirati al confine. “Ci stiamo premurando per evitare che nel caso in cui si vada all’estero si possa rientrare senza alcun controllo”, ha infatti dichiarato il Presidente.
Quindi l’idea sarebbe quella di una quarantena obbligatoria di 14 giorni. In questo modo, teoricamente, si andrebbero a scoraggiare tutti gli spostamenti, e si limiterebbero i rischi di una nuova crescita della curva dei contagi a causa dei casi di rientro. Insomma, si eviterebbe un Ferragosto 2.0.
Ipotesi di inserire in Paesi in cui le piste da sci sono aperte nell’elenco di quelli a rischio
Si sta valutando anche l’opzione di inserire i Paesi in cui gli impianti sciistici sono ancora aperti nell’elenco di quelli considerati a rischio. Per farlo, e per imporre la quarantena per chi rientra dalle vacanze, sarebbe necessaria una nuova ordinanza a firma del ministro della Salute Roberto Speranza. Al momento, fanno già parte di questo elenco Belgio, Francia, Paesi Bassi, Repubblica Ceca, Spagna e Regno Unito. E si potrebbero aggiungere Austria e Svizzera, due Stati che sembrano non voler chiudere le piste da sci almeno fino a fine gennaio. Proprio per questo motivo il governo vorrebbe un accordo europeo sulla questione: risulterebbe inutile chiudere le piste in Italia se poi i Paesi al confine lasciano libero l’ingresso anche agli italiani che vogliono trascorrere le vacanze sulla neve.
Nel caso in cui non si dovesse raggiungere l’intesa, l’opzione più probabile quindi sarebbe una quarantena obbligatoria al rientro dall’estero. “Gli ospedali sono ancora in affanno, non si può sostenere una terza ondata a gennaio. Non possiamo far circolare milioni di cittadini come accaduto in estate”, ha sottolineato il ministro degli Affari regionali Francesco Boccia. >> Tutte le notizie di UrbanPost