Sappiamo bene quanto le nostre abitudini digitali siano cambiate dall’inizio della pandemia, soprattutto durante le fasi di lockdown e di ‘Italia a colori’, quando la Penisola era suddivisa in zone gialle, rosse e arancioni. L’e commerce, che si è offerto di sostituire in toto i negozi fisici nel momento più difficile, quando cioè gli spostamenti e la libertà personale erano più limitati, ha fatto segnare da allora numeri da record. Una tendenza che, peraltro, si era già messa in moto nell’ultimo decennio e che ora ha definitivamente preso il largo.
E’ stato necessario per le aziende e i professionisti ripensare le proprie strategie di vendita e, dopo l’iniziale boom, puntare sempre di più sulla brand awareness in modo da mettere a frutto l’incremento di richieste e intercettare nuovi clienti da fidelizzare. E’ infatti ovvio come la sola presenza in Rete non sia sufficiente a dar vita sul lungo periodo a una reputazione online ben strutturata. Le difficoltà di conversione trovate da molti e-shop, infatti, erano e sono dovute proprio a una scarsa autorevolezza del marchio (che si sommava a problemi di posizionamento).
Lavorare sulle digital PR e migliorare il posizionamento web
Secondo la società americana di statistica NielsenIQ, esaminando il ritmo di crescita online rispetto a quello offline, si evince come il tasso di crescita a valore dell’ecommerce sia in Italia fino a 16 volte superiore al tasso di crescita offline. L’effetto Covid, come detto, ha spinto molte imprese a sbarcare su internet: basta pensare che – stando ai dati di Unioncamere – solo nei primi 7 mesi di pandemia sono stati aperti 3600 nuovi canali di vendita online (+15,5%). Ad oggi, quasi un’impresa italiana su tre si è attivata ed equipaggiata per vendere online e per i pagamenti via web. Ovviamente tutto questo successo non può prescindere da un lavoro importante sulla reputazione online.
Aziende e imprenditori di ogni settore hanno infatti intrapreso il percorso di digitalizzazione per reagire al momento di difficoltà, restando produttivi anche da remoto, ma è chiaro che cavalcare l’onda del momento non basta per mantenere i risultati performanti nel tempo. Occorre migliorare la reputazione digitale del brand mettendo in piedi una strategia a tutto tondo, incentrata sul concetto di comunicazione efficace e di digital PR virtuose. Queste ultime, se correttamente sfruttate, possono aiutare a raggiungere obiettivi di business importanti e migliorare la produttività del portale (specie se, appunto, è un ecommerce).
Così Digital PR Express migliora una brand awareness debole
Nel caso in cui il proprio brand sia debole dal punto della reputazione online, si ha quindi bisogno di intervenire tempestivamente. In che modo? E’ necessario rivolgersi a esperti come quelli di Digital PR express, che offrono un servizio di supporto utile in particolar modo a PMI e start up. Le aiutano nel percorso di promozione del marchio tramite il web, attraverso un piano strutturato ad hoc che pone al centro proprio le digital PR per incrementare la brand awareness. Oltre a prendersi cura dei canali social aziendali, che vengono resi più appropriati al business, Digital PR Express propone tre percorsi (Silver, Gold e Platinum) diversificati tra loro anche in fatto di durata nel tempo. E’ inclusa la pubblicazione di un comunicato stampa, la pubblicazione su testate locali e un’attività di consulenza personalizzata. Viene offerta anche la possibilità di attivare campagne di native advertising e influencer marketing per rendere ancora più autorevole la voce del brand.