Sull’HuffPost l’intervista di Giuseppe Fantasia al regista Edoardo De Angelis, che ha ambientato a Mondragone e dintorni, in quella zona del casertano bagnata nell’entroterra dal Volturno e sulla costa dal Tirreno, vari film suoi come ‘Indivisibili’ (2016) e ‘Il vizio della speranza’ (2018), entrambi premiati con David di Donatello e Nastri D’Argento. Il 41enne napoletano, come un novello Virgilio dantesco ha spiegato come il Coronavirus non abbia fatto altro che gettare benzina sul fuoco in una parte del paese già vessata da altre problematiche: «Tutta la Domiziana, Mondragone compresa quindi, è come se fosse la milza d’Italia: è vero che è un organo secondario, ma è un organo che purifica il sangue, che ti aiuta a combattere le infezioni. Te lo puoi anche togliere, ma non vivrai mai allo stesso modo».
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Edoardo De Angelis: «Mondragone la milza d’Italia. Per capire com’è fatto il nostro paese devi andare lì»
«Quel posto è un luogo dove metà della popolazione è italiana è fatta di immigrati. È un luogo di amori e conflitti. Se vuoi capire come è fatta l’Italia oggi, devi andare lì. Perché viviamo in una realtà in cui i conflitti sono latenti, sfumati, a volte annacquati ed è quindi difficile coglierli. In una terra come questa – emblematico in tal senso il fenomeno del palazzo Cirio – il conflitto esplode immediatamente, non ci sono mediazioni. In questo senso tu puoi capire in che razza di polveriera noi viviamo», ha spiegato il regista Edoardo De Angelis, che ha aggiunto: «Negli ultimi anni Mondragone ha vissuto una fase di importante rinnovamento, anche del decoro urbano, a partire da un impianto di depurazione dell’acqua che funziona. Deve tenere bene a mente questo: il Volturno è lì una linea di demarcazione. Tutto ciò che è a sud del Volturno viene perennemente infettato dai Regi Lagni e dalle esondazioni del lago Patria che è un lago molto inquinato. La voce del Volturno blocca le acque reflue: quando il depuratore funziona c’è il mare pulito ed è per questo che negli ultimi anni Mondragone può godere del mare pulito oltre a un lungomare rinnovato».
«Quando la leva è la fame, non c’è paura di malattia che tenga. Per soddisfarla si va anche oltre le barricate»
Sulla situazione venutasi a creare a Mondragone Edoardo De Angelis ha dichiarato fermo: «La richiesta di lavoro che assorbe anche i braccianti bulgari che stanno protestando e varcando la zona rossa, è lo stesso bacino che assorbe il lavoro nero di queste persone. È sempre la stessa storia. Non si può stigmatizzare un popolo perché per fame si comporta seguendo le regole della fame. C’è chi assorbe la loro fame e in qualche modo li mette in condizione di agire fuori dalle regole. Il fenomeno sorprendente che si è verificato in Campania che è una regione che conosce e sa adoperare le regole della sopravvivenza, viene traslato per tutti, perché la fame è più forte della malattia. La fame è una esigenza più immediata, mentre la malattia rappresenta invece più uno spauracchio. Quando la leva è la fame, non c’è paura di malattia che tenga. Per soddisfarla si va anche oltre le barricate».
Edoardo De Angelis: «De Luca si è fatto trovare pronto…»
Molti dei bulgari sono scappati: «Certo, perché lavorano a giornata e se non lavorano, non mangiano. Ho letto comunque che il comune di Mondragone ha messo a disposizione di una buona quantità di pacchi alimentari per queste persone. I bulgari, quindi, come tutti noi, nel momento in cui si è verificata questa situazione di emergenza, dovrebbero stare al loro posto. Non è una questione di nazionalità, ma di salute e di rispetto civico», ha precisato il regista. E sulla scelta del presidente della Campania De Luca di far intervenire l’esercito De Angelis ha detto: «In una circostanza eccezionale, bisogna utilizzare dei metri di valutazione eccezionale e nell’eccezionalità di questa circostanza il governatore si è fatto trovare pronto. Ha preso delle decisioni al momento giusto e sono convinto che abbia salvato molte vite di miei concittadini». leggi anche l’articolo —> Coronavirus, i numeri di oggi: 296 nuovi casi, i positivi sono poco più di 18mila