Elena Ceste soffriva di psicosi? Cosa c’è di vero nel racconto fatto dal marito, Michele Buoninconti, relativamente alle condizioni psichiche della moglie la mattina della sua scomparsa, il 24 gennaio 2014, e nei giorni immediatamente precedenti ad essa? La versione dei fatti del vigile del fuoco, accusato di avere ucciso Elena e di averne occultato il corpo nel canale di scolo del rio Mersa, a pochi metri da casa, è stata oggetto di analisi da parte degli inquirenti i quali hanno considerato i suoi racconti inverosimili e suggestivi.
Questo il tema affrontato oggi a Mattino 5 da Federica Panicucci, la quale ha messo a confronto la tesi della Procura di Asti con quella, opposta, portata avanti dal medico chirurgo e criminologo Ursula Franco, consulente difensivo di Buoninconti, in carcere dal 29 gennaio scorso. “Escludo che si sia trattato di omicidio”, così la dottoressa Franco in merito al decesso di Elena Ceste.
La relazione dell’esperta, la quale da settimane sostiene con forza di poter dimostrare con dovizia di prove inconfutabili che la mamma di Costigliole si allontanò da casa volontariamente, è destinata a diventare l’asse portante della linea difensiva sulla quale stanno lavorando i legali dell’indagato, Chiara Girola e Alberto Masoero.